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Energia, trasporti, banda larga: 8 miliardi per il Piano Juncker.
Progetti del valore di 20 miliardi: priorità a banda larga, infrastrutture e Pmi.


Consulenza e Formazione

Energia, trasporti, banda larga: 8 miliardi per il Piano Juncker.

12 Marzo 2015

Via libera al Fondo europeo per gli investimenti strategici (Efsi).
I Ministri delle Finanze dell’Unione europea, riuniti a Bruxelles, hanno approvato il quadro generale.
Lo ha annunciato la Presidenza lettone dopo la fine della discussione sul piano Juncker.

Parte di questi fondi verranno usati per la banda larga.
L’Italia contribuirà 8 miliardi di euro con un’iniziativa di Cassa depositi e prestiti.
Il piano, promosso dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, punta a mobilitare 315 miliardi di euro attraverso contributi pubblici e privati.

Tra le proposte italiane per il Piano Juncker spiccano gli investimenti per le piccole e medie imprese e per la digitalizzazione (82,2 miliardi di euro totali, di cui 39,5 investiti tra il 2015 e il 2017).
La banda ultralarga e il raggiungimento degli standard europei saranno in prima linea nei programmi di digital economy.

Quasi 73 miliardi di euro saranno investiti in totale per finanziare piani dedicati alle infrastrutture di trasporto, mentre all’energia l’Italia dedicherà 26,6 miliardi, di cui 13,9 tra il 2015 e 2017.
Per l’Europa, invece, il settore energetico sarà il più importante e riceverà finanziamenti totali per 456,6 miliardi di euro, seguito dai trasporti (434,2 miliardi).





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