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Taranto e Bari: a giorni parte il preclearing.
Il nuovo sistema avrà un avvio sperimentale, e vede il coinvolgimento del Corpo delle Capitanerie di porto.


Servizi e accessori per il trasporto

Taranto e Bari: a giorni parte il preclearing.

29 Settembre 2014

“Per una nave, prima che tocchi il porto, si saprà quali container dovranno transitare nelle aree di verifica per essere sottoposti a ulteriori controlli e quali invece no perché già sdoganati”.

Così Tommaso La Notte, vice direttore dell’Agenzia interregionale delle Dogane di Puglia e Basilicata, spiega la principale novità per i porti di Taranto e Bari, ovvero l’arrivo del preclearing, che agevolerà sia in termini di snellimento che di semplificazione il lavoro degli operatori.

“Gli atti amministrativi saranno semplificati e il lavoro degli operatori agevolato”, afferma Sergio Prete, presidente dell’Autorità Portuale di Taranto.
Ma il porto punta molto soprattutto sulla zona franca non interclusa riconosciuta dalla stessa Agenzia delle dogane.

“Zona franca – evidenziano Prete e La Notte – sembra solo una sigla, invece, se sarà colta dalle imprese in tutta la sua potenzialità, può davvero fare la differenza.

Il vantaggio che gli operatori avranno è infatti tangibile: tutte le merci che saranno nella zona franca, compresa la loro lavorazione, trasformazione e assemblaggio, non pagheranno dazi e non saranno sottoposte al regime dell’Iva”.





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