Come riportato da Trasporto Europa, la riforma delle Autorità Portuali al vaglio del Governo Renzi sarà una funzione fra quella elaborata da Debora Serracchiani (PD) e quella pensata dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi.
All’interno del decreto Sblocca Italia ci sarebbero alcuni provvedimenti che riguardano anche il sistema logistico italiano.
In particolare, a partire dal 2015 ogni distretto logistico potrà trattenere l’1% dell’Iva derivante dall’importazione delle merci movimentate nel territorio nazionale attraverso il proprio porto.
Tale quota di Iva trattenuta servirà per realizzare opere a livello portuale per incrementare la strategicità e l’operatività dello scalo stesso.
Secondo gli accorpamenti previsti, il numero delle Autorità Portuali italiane passerà da 24 a 15, e i presidenti delle AP verranno selezionati, individuati e nominati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, “tra soggetti aventi esperienze amministrative o istituzionali o professionali pertinenti e compatibili con gli indirizzi e le competenze dei distretti logistici, sentito il parere dei presidenti delle regioni interessate”.
Di seguito elencate le 15 Autorità Portuali previste:
1.Genova-Savona;
2.La Spezia-Marina di Carrara;
3.Livorno-Piombino;
4.Napoli-Salerno;
5.Gioia Tauro;
6.Cagliari-Olbia-Porto Torres;
7.Palermo-Trapani;
8.Augusta-Catania-Messina;
9.Taranto;
10.Bari-Brindisi;
11.Ancona;
12.Ravenna;
13.Trieste-Monfalcone;
14.Venezia-Chioggia;
15.Civitavecchia-Fiumicino-Gaeta.