Dal luglio 2016 sarà obbligatorio pesare i container prima di caricarli a bordo delle navi.
Lo ha deciso la commissione sicurezza dell’Imo, l’organizzazione marittima delle Nazioni Unite, riunita in questi giorni per aggiornare la normativa Solas.
I cambiamenti saranno definitivamente ratificati a novembre 2014.
Per aiutare operatori e governi firmatari della convenzione a introdurre i nuovi obblighi di verifica, riferisce il Lloyd’s List, la commissione sicurezza dell’Imo ha emanato una circolare con le linee guida.
La norma è stata introdotta per salvaguardare l’incolumità dei lavoratori portuali (diversi casi di incidente a bordo si sono verificati proprio a causa di una mancata corrispondenza fra il peso dei container dichiarato sulle rispettive polizze e quello effettivo), ma ha suscitato alcune perplessità tra gli operatori del settore.
I terminalisti europei di Ferport sono contrari a questa misura per i risvolti che può generare. L’idea di pesare tutti i container non va bene, spiegano, basterebbe introdurre una dichiarazione all’origine per conoscere il peso effettivo di ciascun contenitore. Gli agenti marittimi europei riuniti in Fonasba hanno invece chiesto chiarimenti all’Imo circa la definizione di shipper, che compare più volte nel testo.
Il titolare della merce indicato nella polizza non è necessariamente anche il soggetto che prenoterà o pagherà il trasporto.
In molti casi quindi lo shipper potrebbe non essere in grado di verificare il peso del container. A tutto questo si aggiunge il problema dei costi che potrebbero incidere negativamente sui bilanci delle società che gestiscono i terminal, molte delle quali non sono attualmente dotate delle attrezzature necessarie alla pesa.