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Che cos'è il cronotachigrafo digitale?
Cos'è il cronotachigrafo digitale? A cosa serve? scopriamo caratteristiche, casi di truffa e regolamenti dei vari stati occidentali


Non si può non sapere

Che cos’è il cronotachigrafo digitale?

3 Febbraio 2025

Il cronotachigrafo digitale è un sistema elettronico installato sui veicoli commerciali (camion, pullman e autocarri) che registra i tempi di guida e riposo dei conducenti e traccia dati al dettaglio relativi a velocità e distanze percorse allo scopo di migliorare le condizioni di lavoro, la sicurezza stradale e una concorrenza più equa. Andiamo a scoprirne le regolamentazioni, le caratteristiche, i casi di truffe e quali normative applicano gran parte degli stati occidentali.

Lo strumento

Il cronotachigrafo è un componente fondamentale della strumentazione di bordo dei veicoli commerciali ed industriali circolanti nell’area comunitaria europea.
Il dispositivo viene installato obbligatoriamente sui veicoli adibiti al trasporto di cose di peso complessivo superiore alle 3,5 tonnellate (autocarri, autotreni, autoarticolati), e su veicoli adibiti al trasporto di passeggeri (Autobus, autosnodati) con numero di persone, compreso il conducente, superiore a nove.

Originariamente il cronotachigrafo era interamente meccanico con quadrante circolare, per poi passare attraverso apparecchiature analogico/digitali fino alle attuali interamente digitali. Lo strumento effettua una misurazione di tre parametri: velocità del veicolo, tempi di guida dell’autista, distanza percorsa. I rilevamenti vengono combinati in modo automatico e, sulla base del Reg. Cee 561/2006, comportano il calcolo immediato delle infrazioni ai tempi di guida.

Il cronotachigrafo digitale, chiamato anche unità veicolo (VU) o semplicemente tachigrafo digitale, è il dispositivo di tipo più moderno, il cui montaggio è obbligatorio sui veicoli nuovi immatricolati dopo il 1 maggio 2006. L’apparecchiatura salva tutti i “tempi e movimenti” eseguiti: tempo di guida, tempo di lavoro, tempo di riposo, tempo di disposizione, velocità, eventi, guasti, errori, controlli della polizia, dati del conducente ecc. La memoria del tachigrafo digitale può salvare 2190 conducenti e 93440 attività.

Normativa sui cronotachigrafi

Il decreto legge n. 131/2024, convertito con legge n. 166/2024 (G.U. n. 267/2024), ha aggiornato le disposizioni sui cronotachigrafi, imponendo nuovi obblighi per i conducenti e le imprese di trasporto.

Secondo il Regolamento (UE) 165/2014, le imprese devono formare i conducenti sull’uso del tachigrafo e fornire istruzioni scritte, come previsto dall’art. 10, comma 2, del Regolamento (CE) 561/2006. Il decreto ministeriale n. 215/2016 stabilisce che queste istruzioni, firmate dal conducente, valgono un anno. La circolare del Ministero dell’Interno n. 300/STRAD/1/38974.U/2024 conferma l’obbligo di esibirle durante i controlli. La mancata presentazione comporta una sanzione per l’impresa, come previsto dall’art. 174, comma 14, del Codice della Strada.

L’art. 6 del decreto legge n. 131/2024 modifica l’art. 6 del decreto legislativo n. 144/2008, autorizzando i conducenti a esibire digitalmente la documentazione necessaria, acquisendola dalla sede centrale o dal gestore dei trasporti prima della fine del controllo.

Dal 31 dicembre 2024, i conducenti dovranno esibire registrazioni fino a 56 giorni precedenti il controllo, secondo l’art. 2 del Regolamento (UE) 1054/2020, che modifica l’art. 36 del Regolamento (UE) 165/2014. I documenti richiesti includono:

  • Fogli di registrazione (tachigrafi analogici);
  • Carta del conducente (tachigrafi digitali);
  • Registrazioni manuali e tabulati elettronici.

Le imprese devono garantire la conformità normativa tramite:

  • Formazione continua sui tachigrafi;
  • Digitalizzazione della documentazione;
  • Monitoraggio regolare dell’uso del tachigrafo.

Le sanzioni in ambito UE

Le sanzioni per la violazione delle norme sui tempi di guida e di riposo dei conducenti di camion e autobus mostrano enormi differenze all’interno dell’Unione Europea, perciò l’Europarlamento ha deciso il 17 maggio 2010 di chiedere ai Governi una maggiore armonizzazione, proponendo di stabilire multe minime e massime uguali per l’Unione.
Inoltre, il Parlamento invita gli Stati ad incrementare i controlli ed investire in aree di sosta dedicate ai veicoli pesanti.

Questa decisione è stata presa dopo avere analizzato i risultati dell’indagine svolta dalla parlamentare Hella Ranner, che ha esaminato le sanzioni di tutti i Paesi dell’Unione, rilevando enormi differenze sia per le multe sia per sanzioni accessorie, come il fermo del veicolo o il ritiro della patente.
Per quanto riguarda le ammende, il rapporto rivela che le cifre massime variano notevolmente da uno Stato membro all’altro: dai 58,23 euro di Malta ai 5.000 euro e più previsti in Austria, Cipro, Germania e Irlanda.
Un caso a parte si rileva in Finlandia, dove viene applicata la cosiddetta “ammenda giornaliera”, la cui cifra è stabilita sulla base di alcune variabili soggettive, come per esempio il reddito giornaliero ed il numero dei figli a carico della persona che deve pagarla.

Tipologie di carte tachigrafiche

Le carte tachigrafiche sono strumenti essenziali per la registrazione e gestione dei tempi di guida e riposo nei veicoli dotati di cronotachigrafo digitale. Rilasciate dalle Camere di Commercio, si suddividono in quattro tipologie:

  • Carta Conducente: personale, registra automaticamente le attività del conducente, garantendo il rispetto delle normative sui tempi di guida e riposo.
  • Carta Azienda: consente alle imprese di accedere ai dati registrati nei tachigrafi dei propri veicoli e memorizza fino a 230 attività recenti.
  • Carta Officina: destinata ai tecnici autorizzati, permette l’installazione, calibrazione e manutenzione del tachigrafo, registrando le ultime 88 operazioni di taratura.
  • Carta Controllo: usata dalle autorità di vigilanza per verificare il rispetto delle norme, consente l’accesso ai dati del tachigrafo e delle carte conducente.

Una corretta gestione di queste carte è fondamentale per garantire sicurezza stradale e conformità normativa, riducendo il rischio di violazioni e sanzioni nel settore dell’autotrasporto.

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