Obiettivi delle ferrovie svizzere sono quelli di ridurre i punti di accesso del trasporto singolo e, di risposta, potenziare i terminal intermodali per migliorare sempre più una movimentazione rapida all’interno della Svizzera entro la stessa giornata.
Questo significa una logica di apertura internazionale del mercato e non importa se questo comporterà la chiusura di quasi un quarto degli scali merci dedicati al trasporto di carri isolati.
Questa è infatti il piano di ristrutturazione di FFS Cargo che prenderà avvio dal prossimo dicembre 2012.
Cosa succederà? Verranno chiusi 128 scali ritenuti poco remunerativi, lasciandone in funzione 374.
Le ferrovie svizzere sono tranquille e contano che oltre il 98% delle merci continueranno comunque a viaggiare su rotaia, per questo non si noteranno conseguenze importanti a seguito della decisione presa.
Il vantaggio arriva sul fronte economico, dove verranno risparmiati almeno 35 milioni di Franchi l’anno, permettendo così a FFS Cargo di raggiungere il pareggio di bilancio entro la metà del 2013.
L’altra novità è l’inaugurazione del nuovo terminal intermodale a Cadenazzo, nel Canton Ticino, che presenterà quattro binari da 220 metri ciascuno e una capacità trasbordo da camion a treno di container e casse mobili fino a 40 tonnellate.