Le proiezioni per il comparto crocieristico, nonostante i recenti avvenimenti, sono positive: il 2012 si chiuderà con 10.748.000 passeggeri movimentati (-0,76% rispetto al 2011) e 4.891 approdi (-5,59% rispetto al 2011) nei porti italiani.
Stiamo parlando del traffico delle crociere in territorio italiano e questi sono i dati che ci comunica Sergio Senesi, presidente di Cemar Agency Network di Genova, direttamente dal Seatrade Cruise Shipping, il più grande salone al mondo del settore che si sta svolgendo a Miami. Un calo irrilevante visto il trend di crescita degli scorsi anni (+ 17% solo nel 2011), soprattutto se pensiamo agli accadimenti degli ultimi mesi che hanno non solo provocato ingenti danni umani e ambientali, ma anche in termini di immagine della nostra nazione all’estero.
Sembra, invece, che il modello italiano non abbia perso così tanti ammiratori rimanendo il nostro Paese tra le mete turistiche più desiderabili nel mondo.
Dati più specifici parlano di Civitavecchia, che si conferma il principale porto crocieristico italiano anche nel 2012, con 2.420.000 passeggeri movimentati, seguito da quello di Venezia (1.798.000 pax) e da quello di Napoli (1.207.000 pax) che, insieme, gestiscono oltre il 50% del traffico nazionale.
Al quarto posto ancora il porto di Livorno che per la prima volta supererà il milione di passeggeri. A seguire i porti di Savona, Genova, Bari, Messina, Palermo, Catania, Salerno, Olbia e Cagliari. La stagione crocieristica 2012 coinvolgerà 47 Compagnie di Navigazione, 148 navi e 66 porti, ma il problema dello smaltimento rifiuti rimane ancora un grande cruccio.
Il presidente Senesi ci tiene a sottolinearlo, volendo far riflettere sulla possibilità di una futuro ripensamento ecologico in termini di raccolta differenziata. Grandi risultati, quindi, per la Penisola, ma anche grandi spunti di riflessione dal salone di Miami.