I magazzini automatici nel mondo della logistica, da sempre, sono soluzioni molto efficaci ma altrettanto poco flessibili.
È conveniente, infatti, investire in un magazzino automatico unicamente quando l’azienda supera una certa soglia di volumi movimentati.
Cosa sta cambiando oggi?
Pensando al contesto produttivo italiano, costituito principalmente da PMI, è da supporre che il mercato di oggi riesca ad offrire soluzioni dedicate?
In questo articolo abbiamo posto alcune domande ai professionisti dell’automazione logistica.
Il Gruppo Jungheinrich è uno dei maggiori fornitori a livello mondiale di carrelli elevatori, logistica di magazzino e tecnica del flusso di materiali ed è uno dei leader di logistica di magazzino in Europa.
Dal 1953, il Gruppo che ha sede ad Amburgo, offre ai propri clienti prodotti e soluzioni complete “su misura” non limitandosi a fornire prodotti con standard di qualità elevatissima, ma anche soluzioni più redditizie nel medio-lungo termine come ampi programmi di mezzi di movimentazione interna, sistemi di scaffalature e prestazioni di servizio; una rete distributiva diretta costituita da 9 filiali dirette e centri assistenza in 31 paesi europei ed extraeuropei dalla Norvegia fino alla Spagna, dal Brasile e Russia fino alla Cina.
L’offerta complessiva dell’azienda comprende transpallet, carrelli elevatori e commissionatori con portate fino a 9 t. oltre a scaffalature e sistemi di stoccaggio.
Sin dalla sua fondazione in Germania nel 1937, Ssi Schäfer è stata un’azienda indipendente e a conduzione familiare mentre oggi, con oltre 50 filiali in tutto il mondo, si impone come uno dei leader nel campo della progettazione e dell’implementazione di sistemi logistici integrati ed è conosciuto per essere un importante fornitore di soluzioni in a
Tra i servizi nella vasta gamma di offerte si possono trovare progetti e produzioni in-house, servizi di consulenza iniziali e dalla pianificazione di progetti complessi alla loro produzione e all’attuazione fino alla manutenzione permanente dei sistemi.
Da oltre 75 anni il gruppo svizzero Stöcklin offre in tutto il mondo soluzioni logistiche innovative in grado di soddisfare i requisiti più esigenti assistendo la clientela già in fase di pianificazione e progettazione fino alla consegna di sistemi completi chiavi in mano.
Grazie alla decennale esperienza e a una produzione prevalentemente interna, è in grado di organizzare sistemi di trasporto e magazzino per i più svariati supporti di carico e veicoli per trasporti interni che contribuiscono a migliorare la competitività dei clienti.
Intervista ai professionisti dell’automazione logistica
È vero che oggi i magazzini automatici sono più flessibili rispetto al passato?
Paleari: si, sono più flessibili.
Possiamo dire che oggi è aumentata l’offerta delle attrezzature prendicarico e delle attrezzature in generale.
Parlando del concetto di flessibilità in senso lato, possiamo dire che la stessa aumenta avendo a disposizione un maggior numero di attrezzature e di modelli che rispondono a molte più esigenze.
Se affrontiamo poi la circostanza del calo dei costi di un magazzino automatico, notiamo flessibilità anche in termini di possibilità di applicare automazione anche in aziende più piccole.
Inoltre anche i software hanno aiutato molto i magazzini che sono divenuti molto meno rigidi di una volta, e posso adattare regimi organizzativi più complessi.
Lorino: si, perché oggi con l’innovazione è sempre più possibile adattare la macchina alle esigenze del cliente.
Balietti: Assolutamente sì, sia in termini di puro stoccaggio/prelievo che di Magazzino Automatico nella sua accezione più ampia inteso come insieme di sistemi di Handling e AS/RS.
Si è passati da una prima fase dove il magazzino automatico era visto come la soluzione, sia all’ottimizzazione delle volumetrie disponibili in relazione ai prodotti da stoccare che alla riduzione delle risorse umane da impiegare per attività a basso valore aggiunto, ad una fase in cui il magazzino automatico diventa un anello importante dell’intera catena della Supply Chain.
Pertanto parliamo sempre più di sistemi intralogistici completi.
E in questo contesto Stöcklin, in qualità di leader mondiale, si è specializzata nella realizzazione di soluzioni globali su misura e come fornitore a responsabilità totale.
Esistono oggi sul mercato soluzioni talmente innovative da ridimensionare in un certo qual modo l’assioma maggiore automazione = minore flessibilità?
Paleari: se non parliamo solamente del puro sollevatore, direi di sì.
Esistono infatti soluzioni di logistica integrata molto flessibili che hanno reso realmente efficaci gli spostamenti logistici interni.
Ci sono certamente dei limiti, ma mi è impossibile pensare oggi una totale mancanza di, seppur minima, automazione all’interno di questi spazi organizzativi.
Per ciò che riguarda la nostra ditta, la SSI Schaefer, molte innovazioni sono state apportante nel settore dell’automatismo, dove, ad esempio, si fornisce frequentemente al cliente, il quale ha esigenze di prodotti di diversa natura, un pallet misto che comprenda questi prodotti differenti tra loro.
Lorino: sì, ci sono soluzioni che, fermo restando che un magazzino automatico presenta comunque delle rigidità, ci consentono di lavorare con i clienti nel rendere, nella sua rigidità, il magazzino più flessibile.
Balietti: La maggiore flessibilità operativa in ambito automazione si è ottenuta attraverso nuove soluzioni in termini di puro Stoccaggio/Prelievo, attraverso sistemi articolati di material Handling e anche nuovi SW WMS.
Per quanto concerne lo stoccaggio/prelievo Stocklin vanta soluzioni che vanno dalla gestione dei pallet in multiprofondità, anche oltre la seconda, attraverso Pallet-Shuttle muniti di Super-Capacitori in modo da azzerare tempi di ricarica delle batterie, alla gestione di cassette e soprattutto di scatole di differenti dimensioni attraverso trasloelevatori muniti di opportuni dispositivi di presa.
In ambito Handling Stocklin vanta la realizzazione di sistemi di picking a strati piuttosto che a singolo Item, il tutto gestito in modo automatico, che permette la massima flessibilità operativa nell’ambito della composizione e gestione di pallet multiprodotto.
Il SW Warehouse Management System, invece, oggi dispone di notevole flessibilità per poter creare graficamente opportune strategie e regole di magazzino.
Stöcklin ha preso in esame questo requisito centrale per la creazione di una soluzione innovativa che garantisca in qualsiasi momento il comando efficiente di complessi processi di flussi di materiali fin dall’inizio tramite il Warehouse Management System.
Quali requisiti deve avere un’azienda per fare sì che l’investimento in un magazzino automatico abbia un ritorno congruo, e in tempi accettabili (es. soglia di posti pallet, di volumi movimentati, di fatturato)?
Paleari: I limiti sono molto più bassi.
Oggi si possono trovare magazzini automatici con posti pallet pari a 3-4 mila e con movimentazioni di circa 100 pallet al giorno.
Qui può essere conveniente una soluzione automatica.
La convenienza dell’automazione è da ricercare dove ci siano delle reali limitazioni fisiche, come le altezze.
Certamente l’automazione paga tanto di più quanto maggiore è l’utilizzo, contando quindi anche l’orario giornaliero e i turni giornalieri.
Lorino: i parametri principali per definire questo aspetto riguardano per prima cosa i turni di lavoro, e quindi un utilizzo al massimo delle macchine, e di conseguenza flussi che siano con dei parametri costanti come le ore di lavoro, indipendentemente da quelle che siano.
Un altro importante parametro è definito dall’altezza a disposizione all’interno del magazzino stesso, perché è possibile arrivare ad altezze a cui l’automazione manuale non può arrivare.
Balietti: Direi ottimizzazione degli spazi, dei tempi e delle risorse quindi migliore operatività.
La concorrenza sempre più agguerrita sugli odierni mercati globalizzati rende la logistica aziendale interna un fattore di successo decisivo per l’azienda stessa, dal momento che essa rappresenta l’interfaccia tra l’impresa e i mercati ed è in grado di influire direttamente sul servizio clienti, una delle caratteristiche più importanti.
Le ottimizzazioni in questo settore sono indispensabili per incrementare l’efficienza e abbassare i costi sul mercato.
Soluzioni di logistica intelligenti per accelerare notevolmente i flussi di merci, aumentare la disponibilità al momento giusto e al tempo stesso contenere i costi.
Il magazzino automatico in genere è un investimento compiuto dall’industria produttiva piuttosto che dagli operatori logistici, sempre per motivi legati alla flessibilità. È cambiato qualcosa oggi?
Paleari: in Italia tuttora il magazzino automatico si applica molto di più alle industrie produttive che alla logistica o alla grande distribuzione, ma teniamo conto che questo fenomeno si restringe al territorio italiano, poiché all’estero la situazione si presenta in maniera totalmente diversa, dove non solo vi sono magazzini automatizzati, ma anche altri sistemi di rete molto ricercati.
In Italia la situazione è diversa e non va cercata nei termini di flessibilità del magazzino, ma forse nella poca predisposizione di base all’automatismo in generale e probabilmente perché il settore della logistica ha solitamente poche entrate per riuscire a sostenere costi elevati.
Lorino: tuttora è vera questa definizione, anche se sta cambiando.
Molte aziende nel settore della logistica si stanno muovendo, e Jungheinrich è una di queste.
Balietti: Mi piacerebbe parlare di un caso concreto che dimostra come un’opportuna pianificazione, ideazione e progettazione consentono di individuare la soluzione ottimale per rispettare i requisiti di ogni azienda ed in questo caso per una primaria azienda in ambito logistico.
Restringendo l’analisi al solo mercato Nazionale, Stocklin ha realizzato, oltre alla Innocenti Depositi, il nuovo Magazzino Automatico della Artoni Logistica.
Nello strutturare la nuova piattaforma logistica di Codogno si è prestata particolare attenzione all’efficienza operativa, all’annullamento degli errori ed all’ottimizzazione delle risorse umane.
L’affidarsi all’automazione ha consentito di sviluppare una serie di servizi atti a seguire al meglio i propri clienti in ogni differente fase della loro Supply Chain.
I fattori di successo identificati si possono riassumere in: alti Standard di servizio, ottimizzazione degli spazi operativi, razionale standardizzazione dei processi, completa tracciabilità delle merci, dalla giacenza complessiva alla posizione del singolo pallet.
Ultimo punto ma non meno importante riguarda il personale che deve essere magari minore, ma con maggiore specializzazione.
Il tutto per garantire una migliore gestione delle differenti esigenze dei diversi prodotti di un area multicanale caratteristica degli operatori logistici.
Il progetto di un magazzino automatico in genere è terreno di contesa fra consulenti e ufficio tecnico/commerciale del fornitore: quali le dinamiche in atto oggi?
Paleari: penso innanzitutto che questo sia un conflitto tradizionale. Capita spesso, infatti, che il consulente faccia uno studio sul cliente, tenda inoltre ad una progettazione più al dettaglio, e in seguito chieda una procedura più strategica ai propri operatori per andare a coprire quelle esigenze rilevate.
Onestamente, io non vedo la necessità di una conflittualità.
Lorino: siamo ancora in una fase nella quale possiamo parlare di rapporto paritario al 50%.
Penso che, tuttora, i consulenti vogliano dire la loro, conoscono tutte quelle che sono le esigenze dei clienti ma non sempre conoscono le dinamiche dei fornitori.
Balietti: La scelta, che ricada indipendentemente tra il consulente e l’ufficio tecnico/commerciale del fornitore, deve essere sempre orientata verso un partner di indubbia e comprovata conoscenza e competenza da valutarsi attraverso soluzioni realizzate e referenze, in grado di affiancare il cliente in tutte le fasi del progetto per arrivare ad identificare la migliore soluzione in relazione alle specifiche esigenze ed agli sviluppi futuri.
Da questo punto di vista Stocklin, attraverso la sua pluriennale esperienza, è in grado di illustrare i progetti da più punti di vista già in fase di ideazione al fine di poter riconoscere ed eliminare, fin da subito, potenziali fonti di errore.
Per affrontare i vari requisiti con la massima competenza e con idee valide e definire le interfacce in modo ottimale, Stocklin collabora in questa fase con i propri specialisti di automazione.
Con l’ausilio di simulazioni computerizzate, Stocklin è in grado di verificare se la soluzione pianificata risulti sufficiente per i requisiti posti e di rielaborarla in caso di necessità.
In tal modo si avrà la garanzia di ricevere esattamente “la soluzione”.
Già in fase di progettazione vengono tenuti in considerazione i fattori di successo decisivi, l’ingegneria meccanica e la costruzione dei componenti.
All’interno della nostra azienda disponiamo di know-how in ogni settore e siamo pertanto in grado di garantire un’interazione perfetta in fase di realizzazione.