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Treni, aerei? No, grazie, preferiamo i dirigibili!
E se accanto ai mezzi di trasporto tradizionali in un prossimo futuro trovassimo anche lo storico dirigibile?


Servizi e accessori per il trasporto

Treni, aerei? No, grazie, preferiamo i dirigibili!

13 Dicembre 2010

 

Premessa

6 maggio 1937, tardo pomeriggio: i cieli di Lakehurst, cittadina del New Jersey, vengono all’improvviso rischiarati da una luce abbagliante.

Cosa era mai successo? La risposta non tardò ad arrivare: durante l’atterraggio aveva preso fuoco, per cause ancora oggi non completamente chiarite, il gigantesco dirigibile Hindenburg.
Fiore all’occhiello dell’aviazione tedesca, il velivolo costituiva allora il mezzo più moderno per attraversare l’oceano atlantico. Il più moderno ed anche il più lussuoso: a questo proposito si pensi che il costo di un biglietto equivaleva circa al prezzo di acquisto di due automobili.

Pur essendo molto grande, l’Hindenburg fluttuava liberamente nell’aria: le sue numerose celle (sacche giganti) erano infatti riempite di idrogeno, un elemento 13 volte più leggero dell’aria ma anche altamente infiammabile. Quando, quel 6 maggio, l’idrogeno si incendiò, il velivolo, che pesava 222 tonnellate, precipitò al suolo in soli 30 secondi.
Provocando la morte di 36 persone, questa sciagura segnò, dopo quasi cent’anni, il tramonto dell’era delle aeronavi e nel 1945, quando i voli transatlantici ripresero regolarmente, il dirigibile fu sostituito da un mezzo considerato di gran lunga più sicuro: l’aereo. Era così iniziata l’era degli aeromobili.

Ma ora qualcosa è sul punto di cambiare: negli ultimi anni, infatti, si parla sempre più insistentemente di un possibile utilizzo dei giganti del cielo in svariati impieghi militari e civili, tra i quali il trasporto merci.

Pregi e difetti delle diverse modalità di trasporto
Camion, treno, nave ed aereo: sono questi i mezzi di trasporto merci tradizionali.
Ma quali sono le caratteristiche peculiari di ognuno?
Quali i pregi ed i difetti che li contraddistinguono?

Il trasporto stradale, adatto a trasferire qualsiasi tipo di merce, presenta diverse positività ma anche numerose negatività.
Tra le prime è possibile includere:

  • l’agilità, ossia la capacità di raggiungere capillarmente il territorio;
  • l’alta flessibilità e la facile reperibilità dei fornitori di servizio;
  • l’elasticità, ossia l’attitudine ad adattare rapidamente la propria offerta alle variazioni della domanda;
  • la capacità di fornire, unica tra tutte le modalità, un servizio diretto comunemente denominato “door to door”;
  • l’elevata affidabilità per quanto riguarda sia i tempi sia le modalità di consegna.

 

Fanno invece sicuramente parte delle negatività:

  • un alto costo energetico ed un elevato rischio di incidenti;
  • la necessità di notevoli risorse finanziarie da investire nella creazione e nella manutenzione delle infrastrutture viarie;
  • l’eccessiva frammentazione e, di conseguenza, la scarsa organizzazione del settore;
  • un impatto ambientale notevole da un punto di vista sia atmosferico sia acustico.

Il trasporto ferroviario, a sua volta, annovera tra i pregi:

 

  • i minori oneri tariffari rispetto al trasporto su gomma;
  • il basso consumo energetico e quindi il ridotto impatto ambientale.

 

Tra i difetti di questo tipo di trasporto, è possibile elencare:

 

  • i tempi di consegna piuttosto lunghi;
  • l’elevato ammontare dei costi fissi delle strutture e delle attrezzature;
  • la scarsa affidabilità sia dei tempi sia delle modalità di consegna;
  • una capacità insufficiente, rispetto alla domanda, delle infrastrutture e delle attrezzature.

 

Il trasporto marittimo, particolarmente adatto per le merci cosiddette “povere”, è il tipo di trasporto più utilizzato nei trasferimenti intercontinentali ed è contraddistinto dalle seguenti positività:

  • la possibilità di spedire volumi di merci molto grandi;
  • il ridotto consumo energetico e la bassa incidentalità;
  • i vantaggi economici ottenibili sulle medie-lunghe distanze.

 

Tra i fattori negativi sono invece da includere:

  • la lentezza e la complessità di esecuzione delle diverse fasi;
  • l’elevato rischio di danneggiamento e/o smarrimento della merce dovuto alle numerose operazioni di trasbordo necessarie. In verità tale rischio è, con gli anni, notevolmente diminuito grazie all’impiego sempre maggiore del container.

Ed in ultimo il trasporto aereo. Per lo più idoneo al trasferimento su lunghe distanze di prodotti deperibili e/o ad alto valore, è caratterizzato dai seguenti pregi:

  • l’alta velocità di trasferimento delle merci;
  • la rapidità delle operazioni di carico e scarico.

Tra i difetti di questa modalità di trasporto, è infine possibile individuare:

  • le elevate tariffe dei noli;
  • i lunghi tempi di sosta delle merci nei magazzini aeroportuali causati, molto spesso, dai ridotti orari di lavoro degli uffici doganali;
  • il rilevante consumo energetico ed il notevole impatto acustico;
  • la mancanza di un collegamento efficiente con i bacini di traffico da servire.

La rivincita del dirigibile

Ma perché si parla tanto di un possibile ritorno degli aeromobili? Quali e quanti sono i fattori positivi che rendono così interessante questa modalità di trasporto? Prima di tutto il dirigibile non necessita né di strade né di aeroporti, vanta costi energetici e di manutenzione molto competitivi e sui lunghi tratti può risultare un valido compromesso tra l’aereo, che è un mezzo veloce ma limitato alle 70 tonn. di carico e la nave, che è un mezzo capace di grandi portate ma decisamente lento.

La scoperta di nuovi materiali e tecnologie stanno così permettendo, negli ultimi tempi, la messa a punto di una generazione di dirigibili potenti, capienti, silenziosi e soprattutto molto più sicuri: niente più idrogeno infiammabile nelle celle ma elio, un gas totalmente inerte.
Tra i diversi progetti in fase di studio, uno dei più ambiziosi è, di certo, quello presentato dal consorzio angloamericano Atg-Sky Kitten con il suo SkyCat 1000, un mostro dell’aria dalle caratteristiche impressionanti.

Questo velivolo, che è stato progettato per trasportare merci sul modello non degli aerei da carico ma dei cargo marittimi, sarà infatti in grado di trasportare 1.000 tonnellate a 200 km/h, potrà contare su un’autonomia di oltre 6.000 miglia e non richiederà particolari infrastrutture per l’atterraggio. Potrà inoltre trasportare, senza refrigerazione, prodotti freschi per lunghe distanze e sarà in grado di assicurare un prezzo di trasporto notevolmente inferiore a quello aereo e poco più alto di quello marittimo.

Non bisogna dimenticare, però, che il vantaggio economico, derivante dall’utilizzo dello SkyCat, potrà essere accresciuto anche dalla sua capacità di volare direttamente dal produttore al consumatore, evitando i tempi e le spese dei trasbordi alla partenza e all’arrivo.

Un entusiasmo giustificato, dunque. A tal punto che molti esperti del settore dei trasporti sono fortemente convinti che questi nuovi giganti del cielo potranno rappresentare una valida soluzione al problema della congestione del traffico sulle reti autostradali.





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