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Logistica di magazzino: come ottimizzare i processi logistici interni con i sistemi di Pick to Light
In questo articolo descriviamo nei dettagli il funzionamento del Pick to light, con un approfondimento su un caso concreto di implementazione.


Non si può non sapere

Logistica di magazzino: come ottimizzare i processi logistici interni con i sistemi di Pick to Light

13 Dicembre 2010

AGGIORNATO AL 25 FEBBRAIO 2022

Il picking, la preparazione ordini e l’allestimento spedizioni sono attività sempre più critiche nella gestione dei processi logistici, per snellirle ed ottimizzarle molte aziende stanno ricorrendo alla strategia del “Pick to Light“.

Questa soluzione si è infatti rivelata vincente e molto economica: importanti aziende come Landi Renzo S.p.A., di cui si analizzerà il caso qui di seguito e che ha scelto come partner Pro-Vision, hanno già adottato questa tecnica come soluzione di logistica interna.

La capacità di pianificare e gestire adeguatamente le attività logistiche costituisce uno degli aspetti maggiormente decisivi per il successo dell’impresa.
La frenesia indotta dalla recente crisi ha determinato la necessità di ottimizzare anche quei processi operativi precedentemente gestiti ed amministrati senza particolari riguardi o precauzioni.

La maggior parte degli esperti concorda sul fatto che una disattenta o tardiva gestione delle attività logistiche operative può portare a pesanti conseguenze economiche, oltre che compromettere credibilità e immagine aziendale.

Per tutelarsi da tali eventualità, la maggior parte delle aziende è corsa ai ripari adottando innovativi strumenti informatizzati (WMS, MES, ERP, ecc.) capaci di pianificare, gestire ed ottimizzare le principali attività logistiche.

Tali sistemi tuttavia non sempre consentono di coordinare e monitorare efficacemente le specifiche attività operative che caratterizzano, qualificano e valorizzano l’azienda; inoltre, l’informatizzazione di alcuni processi operativi può appesantire la gestione dei flussi logistici, incrementando i tempi d’esecuzione ed aumentando la complessità dell’attività: quando ci si ritrova in tale situazione, il ricorso a strumenti o soluzioni standard può peggiorare i processi anziché migliorarli.

Uno degli esempi più classici, nel quale il ricorso a soluzioni informatiche standard potrebbe deteriorare le prestazioni, lo si incontra quando si devono effettuare attività di picking, packing, allestimento ordini, composizione kit, ecc., dovendo garantire un’elevata velocità d’esecuzione ed assicurando, al tempo stesso, la massima precisione e rigore.

Ad esempio, nell’esecuzione delle attività di composizione kit gli operatori si trovano a dover prelevare un elevato numero di referenze, molto simili tra loro, in tempi brevissimi.
In tal caso, è facile intuire che un errore di prelievo in termini di referenza o di quantità rende inutilizzabile l’intero ordine (kit), e spesso sono proprio gli articoli a minor valore che vengono prelevati erroneamente, determinando l’impossibilità di utilizzare l’intero assieme e provocando la contestazione della fornitura.

Si pensi a quanto devastante potrebbe risultare l’errore di prelievo di una bulloneria in un kit d’assemblaggio a corredo di un motore: il motore non potrà essere utilizzato adeguatamente a causa della mancanza di un banale bullone, che il cliente userà per contestare la fornitura.

Casi come quello appena descritto sono ormai all’ordine del giorno!
Per non ritrovarsi in tale situazione, si può far ricorso ad un sistema di Pick to Light.

Cos’è il Pick to Light

Il Pick to Light è universalmente riconosciuto come il sistema più efficiente per la gestione e l’ottimizzazione delle attività di preparazione ed allestimento ordini: si tratta una soluzione di prelievo manuale, nella quale ciascuna ubicazione di magazzino, utilizzata per il prelievo o il deposito, viene dotata di un dispositivo elettronico (detto spot) provvisto di almeno un pulsante, un led ad alta luminosità e un display, che indicano all’operatore “dove“, “cosa” e “quanto” prelevare e/o depositare.

I vari spot sono collegati ad un sistema informatizzato (WMS) che ne governa il controllo e che consente di coordinare e gestire le varie attività.

La particolarità di tale soluzione consiste nel fatto che l’operatore è guidato da un sistema di spie luminose che si accendono, nella corretta sequenza, in corrispondenza delle ubicazioni contenenti il materiale da movimentare (prelevare, depositare, assemblare, ecc.).

Oltre ad avere entrambe le mani completamente libere, l’operatore non ha l’impaccio di leggere le specifiche di prelievo, né di rilevare codici a barre o di inserire le quantità movimentate.
Grazie a ciò, l’operatore può quindi muoversi agevolmente, a mani libere, dedicandosi attivamente all’attività logistica: è evidente che questa semplificazione dell’attività permette l’adozione di personale meno specializzato, e quindi più flessibile e meno oneroso.

Vantaggi e impieghi del Pick to Light

I grandi vantaggi di questo modo di operare sono la semplicità, la velocità e l’accuratezza delle attività dell’operatore: in sostanza l’addetto può facilmente identificare l’ubicazione di prelievo o deposito senza dover utilizzare strumenti o attrezzature.

La metodologia del Pick to Light viene largamente utilizzata anche in ambiti diversi da quello logistico, ad esempio per il controllo e l’avanzamento della produzione.

In tali realtà il Pick to Light assume il nome di Kanban Elettronico, ed implementa un sistema di segnalazione e sincronizzazione automatica che consente di gestire le attività produttive senza l’ausilio dei tipici cartellini o di documenti cartacei.

Recentemente i sistemi di Pick to Light vengono impiegati anche per la gestione delle fasi di montaggio di elementi complessi, ove la corretta sequenza di assemblaggio ed i relativi componenti vengono gestiti e coordinati mediante un sistema di Pick to Light.

In generale, possiamo affermare che un sistema basato sul Pick to Light ben si adatta a qualunque realtà ove venga movimentato del materiale, sia di piccole che di grandi dimensioni, a velocità elevata.

Il Pick to Light di Pro-Vision

Per consentire alle aziende di trarre beneficio dai vantaggi offerti dalla metodologia Pick to Light, Pro-Vision propone uno specifico sistema in grado di assicurare un’elevata economicità, flessibilità, facilità d’installazione ed integrazione.

Nel sistema di Pick to Light ideato da Pro-Vision il collegamento tra gli spot ed il WMS avviene mediante una rete di comunicazione, su BUS industriale a due fili, che richiede un cablaggio semplice, veloce ed economico.

Grazie a tale prerogativa, gli spot possono comunicare in tempo reale con il WMS attraverso comandi di alto livello, che vengono elaborati dal microprocessore di cui sono dotati.
Poiché la comunicazione tra WMS e spot può avvenire bidirezionalmente e in tempo reale, tutta la logica di processo (Business Logic) è codificata e gestita dal WMS, offrendo la massima libertà e flessibilità di gestione dei flussi.

Gli spot sono possono quindi essere considerati, a tutti gli effetti, dei terminali operatore fissi che forniscono istruzioni all’operatore, coordinandone e gestendone l’attività.

Il Pick to Light di Pro-Vision può essere utilizzato per la gestione di scaffalature, aree a terra, carrelli mobili, linee di assemblaggio e confezionamento, ed è predisposto per potersi facilmente integrare con altre attrezzature logistiche, ERP, MES e WMS.

Il sistema consente di controllare un’ampia varietà di dispositivi di Pick to Light; la scelta della tipologia del dispositivo da utilizzarsi potrà quindi essere effettuata liberamente dal cliente in base alla specificità dell’ambiente e dell’ambito da controllare.
In particolare, l’adozione di tale strategia si rivela pressoché indispensabile nelle aziende che debbano movimentare con estrema velocità e senza errori elevate quantità di referenze.

Le realtà nelle quali il Pick to Light ha portato benefici notevoli sono, a titolo di esempio, le aziende di distribuzione farmaceutica, di componentistica per elettronica, meccanica, automazione e automotive, di smistamento di corrispondenza e pacchi, nonché tutte le aziende che utilizzano il Kanban come filosofia di gestione della componentistica per le linee di assemblaggio.

Un caso concreto: Landi Renzo

Recentemente Landi Renzo S.p.A., leader mondiale nel settore dei sistemi d’alimentazione a Gpl e Metano per autotrazione, ha attivato un sistema di Pick to Light di Pro-Vision nel proprio reparto di preparazione e spedizione kit.

Il contenuto impatto finanziario dell’investimento, messo a confronto con gli immediati benefici, ha consentito all’azienda di rientrare dell’investimento in tempi brevissimi, valutati in pochi mesi.

Già la riduzione delle contestazioni e dei costi di risoluzione delle stesse (spedizioni urgenti di particolari mancanti, penali, ecc.), ha portato ad un risparmio netto annuo pari a oltre la metà del costo dell’investimento.

Il deciso miglioramento dell’efficienza e della produttività degli operatori ha consentito di reagire all’aumento del volume di spedizioni, senza incremento di personale né ricorso agli straordinari.

L’impianto è stato installato ed attivato in meno di un mese dalla decisione dell’azienda di farvi ricorso, con un impatto assolutamente nullo sulle procedure interne, un rapidissimo ciclo di formazione degli operatori, e senza modifiche al sistema gestionale già in uso.

Conclusioni

I sistemi di Pick to Light sono una soluzione semplice, sicura ed economica per la gestione delle attività di picking, packing, allestimento ordini, composizione kit e confezionamento.

Gli ambiti e le applicazioni in cui la metodologia del Pick to Light può portare grandi benefici sono innumerevoli e non escludono nessun settore merceologico: si tratta di sistema trasversale ed indubbiamente utile a qualunque sistema manifatturiero e logistico.

Analizzando la propria realtà aziendale, affiancati dagli esperti di logistica industriale di Pro-Vision, si evidenzieranno immediatamente le criticità e le opportunità di miglioramento.

Spesso la scelta del partner tecnologico risulta essere il primo passo cruciale da compiere per intraprendere un progetto di Pick to Light: la mancanza di un’adeguata esperienza maturata sul campo può infatti appesantire l’adozione del sistema e ridurre i miglioramenti ottenibili.





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