Premessa
“Gli specialisti della plastica“, così potrebbe essere definita ACP Group. La società, con sede a Bologna, è la capogruppo di Lavorazione Plastica (Rovigo) e PlastiCenter (Cadriano – Bologna).
Lavorazione Plastica, nata nel 1972, detiene la leadership sul mercato nazionale nella produzione di shopper e sacchetti per la GDO, con clienti come Coop, PAM, GS ed Euro Spin.
PlastiCenter è specializzata nella lavorazione e trasformazione di materiale plastico per la produzione di protezioni, carter ecc. dal disegno unico e dalle forme particolari, in risposta alle esigenze della clientela, specialmente nel settore meccanico, fiore all’occhiello del comparto industriale bolognese. 110 i dipendenti e un fatturato che si aggira intorno ai 50 milioni di euro, i numeri del gruppo che si contraddistingue per l’attenzione a tutte le fasi dei processi aziendali, dall’approvvigionamento, alla produzione, alla vendita.
Un software standard ma ‘su misura’
L’evoluzione di ACP Group negli anni ha visto anche una svolta tecnologica.
Nel 2003 la direzione ha iniziato ad avvertire l’esigenza di dotarsi di un sistema gestionale unico per tutte le aziende e che rispondesse a determinate caratteristiche.
In precedenza, era stato adottato un sistema AS/400, stabile ma poco flessibile.
«Le problematiche erano legate soprattutto alla possibilità di apportare modifiche, compiere personalizzazioni o lavorare sulle interfacce grafiche.
Inoltre era scarsa la compatibilità con gli strumenti di ausilio quali il pacchetto Office di Microsoft.
Per quanto riguarda la parte amministrativa-commerciale la situazione era comunque sotto controllo, in quanto le prassi erano standardizzate e consolidate, mentre quando si andava a toccare l’ambito della produzione, in cui ogni realtà ha delle particolarità, emergeva la necessità di un cambiamento», esordisce Michele Cicognani, Amministratore Delegato di Lavorazione Plastica.
L’obiettivo era quello di ottenere un risparmio di tempo impiegato nelle attività di inserimento e gestione dei dati e di avere una visibilità completa e sempre aggiornata dell’evoluzione della produzione. «Abbiamo allora deciso di valutare strumenti più moderni, che lavorano in ambiente Windows, capaci di adattarsi alla nostra realtà», aggiunge Cicognani.
Il viaggio con Mago.net
Il partner che ha seguito ACP Group nelle fasi di software selection, analisi e implementazione è Kirio, software house bolognese.
«Conoscevamo da tempo il team di Kirio e la fiducia nelle loro competenze e professionalità è stato il motivo principale per cui ci siamo affidati a loro», afferma Cicognani. Kirio ha studiato i fabbisogni di ACP Group e Lavorazione Plastica e ha proposto l’adozione di Mago.Net, il software gestionale ERP della genovese Microarea che si distingue perché modulare e personalizzabile.
L’implementazione in seno alle due aziende è stata portata avanti parallelamente, con l’ovvia considerazione delle differenti esigenze.
In Lavorazione Plastica ad esempio, Kirio ha studiato preventivamente le soluzioni per la gestione non solo delle pratiche amministrative ma anche di quelle inerenti alla produzione, assai più complessa.
Sono state sviluppati verticali per la gestione dei Fidi, dei premi e per lo scarico dei tempi e dei materiali direttamente sulle linee di produzione.
In ACP Group è inizialmente stato implementato il pacchetto standard per la contabilità, successivamente il modulo per ottenere i bilanci consolidati, utile per una società di controllo.
«Conclusa con successo questa fase, abbiamo ritenuta opportuna l’adozione di Mago.Net anche da parte di PlastiCenter, in quanto per gli operatori di uno stesso gruppo risulta molto più semplice avere un’unica piattaforma che consenta l’uniformità dei dati e la loro completa condivisione», puntualizza Cicognani.
Il progetto di adozione di Mago.NET nella consociata PlastiCenter ha rivelato maggiori complessità: l’approccio con il mondo Microsoft richiedeva un iter formativo intenso e la parte relativa alla produzione era strettamente connessa all’ufficio di disegno tecnico e dunque soggetto alle varianti dei casi specifici, con distinte base più articolate, particolari a disegno unico, gestione di conti lavori attivi e passivi, rilevazione di tempi operatori a bordo macchina, procedure personalizzate di costificazione degli ordini di produzione, maschere per la ricerca direttamente dai disegni, interfacciamento con sistemi terzi di scambio dati con il comparto industriale bolognese.
«Oggi ormai questa fase può dirsi conclusa e il passaggio da un sistema all’altro è stato senza alcun arresto delle attività.
È questo uno dei fattori che indica la riuscita o meno di una transizione, di un cambiamento», dichiara Cicognani. Attualmente tutto il sistema è centralizzato: il reparto server è in ACP Group e gli utenti “client” ubicati nelle sedi delle altre società si collegano in terminal server per usufruire dei programmi.
Le licenze Mago.Net sono circa 45, delle quali 15 in ACP Group e Lavorazione Plastica e 30 in PlastiCenter.
Vantaggi e prospettive
Il principale vantaggio ottenuto dall’adozione di Mago.Net riguarda la capacità di Lavorazione Plastica di avere un aggiornamento pressoché in real time dei dati che soprattutto riguardano la produzione, con reportistiche già a fine turno; questo permette di pianificare con sicurezza.
Gli sviluppi che vengono continuamente effettuati sono finalizzati ad avere un risultato similare anche in PlastiCenter, con un’ottimizzazione delle parti riguardanti i carichi e gli scarichi della merce.
«Abbiamo in previsione di approfondire anche gli aspetti legati alla logistica, un ambito nel quale Kirio è specializzata con software verticali.
Desideriamo una soluzione ‘light’ che si adegui alle nostre esigenze e crediamo che il nostro partner saprà venirci incontro», commenta Cicognani che sottolinea di nuovo la flessibilità della piattaforma e la possibilità di un aggiornamento veloce a quelle che sono le normative vigenti in ambito amministrativo.
«Avere due società alle spalle come Microarea e Kirio significa essere accompagnati, seguiti, supportati, importante soprattutto quando si esce dall’ambito dello standard e si entra in quello delle personalizzazioni», conclude Cicognani.