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Nuovo Regolamento Macchine UE: cosa cambia per l’automazione industriale
Dal 2027 nuove regole su sicurezza, AI e cybersecurity per l’industria automatizzata europea


Sistemi di Magazzino

Nuovo Regolamento Macchine UE: cosa cambia per l’automazione industriale

17 Giugno 2025

Il Regolamento (UE) 2023/1230, entrato in vigore nel luglio 2023 e pienamente applicabile dal 20 gennaio 2027, rappresenta un cambio di paradigma per l’industria dell’automazione in Europa. Il testo sostituisce la storica Direttiva Macchine 2006/42/CE, aggiornando requisiti, definizioni e responsabilità alla luce dell’evoluzione tecnologica.

Le modifiche riguardano non solo le macchine nuove, ma anche quelle modificate in modo sostanziale, estendendo il campo di applicazione a componenti digitali e software di sicurezza. In particolare, il Regolamento si applica alle modifiche che:

  • non sono previste dal fabbricante,
  • alterano il comportamento della macchina,
  • creano nuovi pericoli o aumentano i rischi.

Chi interviene su una macchina esistente, in questi casi, sarà legalmente equiparato a un fabbricante.

Responsabilità ampliate e nuovi obblighi per gli operatori economici

Con l’adozione del New Legal Framework, il Regolamento introduce nuove figure giuridiche:

  • l’importatore di macchine extra-UE dovrà garantire la conformità del prodotto e sarà responsabile della sicurezza;
  • il distributore dovrà assicurare che la macchina sia correttamente identificata e accompagnata dalla documentazione necessaria.

Inoltre, i componenti digitali di sicurezza, compresi i software distribuiti separatamente, dovranno riportare la marcatura CE e saranno soggetti a dichiarazione di conformità UE. La documentazione dovrà essere accessibile digitalmente, scaricabile, stampabile, gratuita e conservata online per almeno 10 anni.

AI, cybersecurity e robotica: le novità tecnologiche della norma

Il Regolamento integra esplicitamente l’Intelligenza Artificiale nei requisiti di sicurezza, imponendo di valutare i rischi legati a sistemi autonomi e comportamenti evolutivi. Vengono imposti limiti progettuali anche nelle fasi di apprendimento automatico, e specifiche tutele per le macchine mobili autonome (es. AGV).

Sul fronte cybersecurity, la norma prevede che i sistemi di comando legati alla sicurezza siano resistenti ad attacchi informatici, includendo la protezione contro la corruzione dei dati e l’accesso non autorizzato. È introdotto un requisito essenziale di sicurezza informatica, finora assente nella precedente Direttiva.

Per la robotica collaborativa, la norma impone soluzioni che garantiscano interazione sicura uomo-macchina, prevedendo sensori intelligenti e sistemi di arresto automatico in caso di pericolo, tenendo conto anche del possibile stress psicologico per l’operatore.

Macchine ad alto rischio e implicazioni per i fornitori

L’elenco dei prodotti ad alto rischio viene aggiornato nell’Allegato I e include:

  • dispositivi a carica esplosiva;
  • componenti auto-evolutivi basati su machine learning;
  • sistemi con AI incorporata per la sicurezza.

Per queste macchine sarà obbligatoria la valutazione da parte di un organismo notificato, senza possibilità di autocertificazione.

Le implicazioni per il settore dell’automazione sono significative:

  • serviranno progetti più robusti (“safety by design”):
  • documentazione tecnica più dettagliata;
  • maggiore tracciabilità dei sistemi e aggiornamenti;
  • collaborazione stretta tra fornitori di componenti e costruttori di macchine.

Questa trasformazione normativa rappresenta un’occasione strategica per le aziende che operano nell’automazione: chi saprà anticipare l’adeguamento, investirà su soluzioni integrate e sicure, sarà in vantaggio competitivo quando il Regolamento diventerà vincolante nel 2027.

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