Molto è stato scritto sulle prestazioni delle batterie al litio, sulla loro efficienza energetica e sul risparmio economico. Ma esiste un altro ambito in cui questa tecnologia sta producendo un impatto strutturale: la progettazione dei magazzini. Uno dei contributi più interessanti sul tema è contenuto nel white paper “Logistica al piombo o logistica al litio? Questo è il problema.”, realizzato da Logisticamente.it in collaborazione con AB COPLAN, e disponibile nell’area Risorse del sito. A firmare il parere tecnico è Stefano Bianchi, progettista e consulente di lunga esperienza, che sottolinea un aspetto spesso ignorato: il litio cancella un incubo logistico annoso.
Nel white paper, Bianchi riporta una riflessione emblematica: “Quando arrivi in fondo a un lungo e impegnativo progetto scopri di aver scordato di posizionare nel layout il locale per la carica delle batterie dei carrelli.” Una dimenticanza che può costare cara. Le batterie al piombo impongono requisiti precisi: spazi dedicati, impianti di aerazione forzata, pavimentazioni antiacido, raccolta dei fluidi e protezioni elettriche certificate. Il risultato? Un’area spesso angusta, difficile da inserire nei flussi operativi, e soprattutto molto costosa da realizzare e mantenere.
Con l’introduzione delle batterie agli ioni di litio, questo vincolo scompare completamente. Non essendoci emissioni, né rischio di fuoriuscite, né necessità di ventilazione, non serve più un locale dedicato alla ricarica. I carrelli possono essere alimentati in qualunque punto del magazzino, sfruttando anche le pause operative per ricariche rapide. Come sottolinea il white paper, questa flessibilità si traduce in un vantaggio diretto per la progettazione logistica: più spazio utile per le attività core, minori vincoli impiantistici, maggiore modularità degli ambienti.
Ciò che per anni è stato una seccatura — progettare la sala batterie rispettando normative e standard stringenti — oggi viene completamente superato. Ma non è solo questione di semplificazione. Il litio permette anche una maggiore libertà nel definire i layout, facilitando l’integrazione tra automazione e movimentazione tradizionale. In altre parole, non solo si eliminano i problemi, ma si aprono nuove opportunità progettuali che rispondono alle esigenze di una logistica più snella, fluida e scalabile.
Il valore delle batterie al litio non sta solo nei dati di efficienza o nel ROI. Sta anche nel modo in cui risolvono problemi invisibili, ma cruciali, per chi opera ogni giorno nella logistica. Il contributo del progettista riportato nel white paper “Logistica al piombo o logistica al litio? Questo è il problema.” lo dimostra con chiarezza: il litio non è solo una nuova batteria, è una nuova logica progettuale.
Per approfondire i dettagli tecnici e il parere completo dell’esperto, il white paper è disponibile su Logisticamente.it, sezione risorse
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