In un mondo dove la logistica è il motore dell’economia globale, Linehaul si distingue come servizio di punta nel trasporto merci pesante.
Fondata nel 2016 è oggi una delle business unit del Gruppo Sailpost, società leader nel mercato postale privato italiano, che offre ad aziende e privati un servizio completo per tutta la filiera postale-logistica.
Dalla busta al pacco al camion, per offrire ai clienti tutta la vasta gamma di servizi richiesti.
Linehaul Sailpost, ha saputo adattarsi rapidamente alle esigenze di un mercato in evoluzione, grazie a una flotta composta da più di 5.000 truck di proprietà di 220 partner fidelizzati, in grado di gestire al meglio dalle 600 alle 2.000 tratte giornaliere e diventata nel corso degli anni player di riferimento per il settore.
La redazione di Logisticamente.it ha intervistato Alessandra Castelli, Responsabile di Linehaul, per esplorare le motivazioni dietro questa iniziativa, le sfide affrontate nell’espansione internazionale e le strategie future.
“Linehaul, business unit del Gruppo Sailpost, è nata per organizzare il trasporto pesante di merci,” spiega Castelli.
“Nel 2016 avevamo due linee di business: servizi postali, la nostra attività principale, e gestione pacchi tramite la nostra rete.
Ci siamo resi conto della necessità di gestire internamente i collegamenti logistici, inizialmente con mezzi più piccoli come furgoni e motrici.
Alcuni clienti ci hanno poi chiesto supporto per trasferimenti tra magazzini.
Sebbene all’inizio rappresentasse una piccola percentuale del fatturato, è diventato presto essenziale sia per i clienti che per noi permettendoci di crescere sia in termini di volume d’affari che di conquistare la fiducia di grandi gruppi nazionali e multinazionali“.
“Abbiamo sempre operato nel mercato internazionale, ma principalmente ricevendo pacchi da clienti esteri per consegnarli in Italia.
Con Linehaul, abbiamo invertito questa tendenza, offrendo servizi di trasporto all’estero per clienti italiani e internazionali.
Abbiamo iniziato con l’export verso Francia, Spagna e Portogallo, espandendoci poi in Polonia, Repubblica Ceca, Olanda, Germania e Benelux.
Presto arriveremo anche nel Regno Unito, utilizzando il tunnel sotto la Manica o l’intermodale”.
“Il nostro team internazionale è composto da cinque professionisti multilingue, con conoscenza di almeno tre lingue, facilitando le relazioni con i fornitori. Puntiamo a mantenere una struttura snella, creando sottogruppi che sfruttano competenze esistenti.
Ad esempio, il team di monitoraggio domestico si occupa anche di quello internazionale.
Dobbiamo però incrementare partner e fornitori, poiché stiamo ricevendo richieste per nuove destinazioni e partecipiamo a tender in vari Paesi”.
“Il mercato italiano ci risulta un po’ più facile, nonostante sfide geografiche come montagne e infrastrutture ferroviarie non sempre adeguate.
L’intermodale non è ancora sviluppato come vorremmo.
A livello internazionale, le distanze maggiori comportano tempi di transito più lunghi (2-4 giorni) e la gestione dei transitari è più complessa.
Tuttavia, c’è maggiore elasticità nelle consegne, dato il rischio di imprevisti come chiusure di tunnel o traffico.
Ciò non deve però allentare i nostri rigorosi KPI; siamo riconosciuti per precisione e affidabilità.
La gestione dei clienti è simile, poiché molte tratte domestiche provengono da clienti internazionali”.
“Puntiamo a confermare le relazioni con i clienti attuali e a migliorare ulteriormente la parte relazionale.
Non è sempre facile conciliare operatività e relazioni, specialmente con aziende estere di culture diverse.
Lavoriamo per trovare punti di incontro e selezionare partner affidabili per rapporti duraturi, non solo collaborazioni spot.
Vogliamo valorizzare ciò che abbiamo imparato e applicarlo a livello internazionale”.
“Nell’ambito del mercato internazionale siamo cresciuti di più del 100%, duplicando i risultati dello scorso anno, e prevediamo di continuare così.
Il nostro team internazionale ha mostrato un impegno straordinario.
Molti provengono dal team domestico e hanno investito tempo nel formarsi, anche fuori orario, con corsi di lingua o ricercando nuove modalità per trovare fornitori.
Il loro lavoro sta dando frutti; le differenze culturali sono una sfida, ma con dedizione possiamo superarle e raggiungere nuovi traguardi“.
Visita il sito ufficiale di Sailpost per saperne di più
Articolo realizzato in partnership con Sailpost