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Nearshoring in Italia: una risposta strategica alle difficoltà della supply chain
La pandemia e le tensioni geopolitiche spingono le aziende italiane verso fornitori locali per migliorare la resilienza e la sostenibilità della supply chain


Non si può non sapere

Nearshoring in Italia: una risposta strategica alle difficoltà della supply chain

20 Giugno 2024

La chiusura temporanea del Canale di Suez e le perturbazioni globali hanno evidenziato la vulnerabilità delle catene di approvvigionamento internazionali.
Questi eventi hanno sollevato domande cruciali: è sicuro dipendere da fornitori lontani? È forse meglio collaborare con partner locali?
La piattaforma di supply chain collaboration in cloud Iungo ha risposto, stimando una crescita del nearshoring in Italia del 9% entro il 2025.
Questo posiziona il paese tra le destinazioni europee preferite, insieme a Polonia e Ungheria.
L’80% dei nuovi fornitori viene ora cercato localmente, segnala Iungo.
Questo cambiamento è accelerato da pandemie, conflitti geopolitici e disastri naturali che hanno causato interruzioni nella supply chain, aumenti dei prezzi e scarsità di materie prime.
Il nearshoring aiuta a mitigare questi rischi, riducendo la dipendenza da regioni instabili e prevenendo interruzioni prolungate.

I vantaggi del nearshoring

Le aziende che adottano il nearshoring godono di numerosi benefici:

  • Flessibilità e reattività: la prossimità geografica consente una gestione più agile delle scorte e una migliore collaborazione con i partner.
  • Riduzione dei costi logistici: diminuzione dei tempi di consegna e miglioramento della capacità di adattamento ai cambiamenti del mercato.
  • Sostenibilità e responsabilità sociale: minori emissioni di CO2 e incentivi governativi.
  • Resilienza e competitività: capacità di rispondere rapidamente ai turbamenti del mercato.

Andrea Tinti, CEO e fondatore di Iungo, ha sottolineato come il nearshoring offra alle aziende numerosi vantaggi, tra cui un aumento della flessibilità, una riduzione dei costi logistici e dei tempi di consegna, oltre a migliorare la resilienza della catena di fornitura.

Diversificazione: una strategia essenziale

Diversificare i fornitori è fondamentale per ridurre i rischi e migliorare la stabilità operativa.

Questo approccio:

  • Mitiga i rischi di approvvigionamento: riduce la dipendenza da un unico fornitore.
  • Migliora le negoziazioni: la concorrenza tra fornitori porta a condizioni migliori.
  • Incrementa la qualità dei prodotti: accesso a risorse e tecnologie avanzate.

Tinti ha concluso affermando che diversificare i fornitori non solo protegge l’azienda da imprevisti e interruzioni operative, ma consente anche di cogliere opportunità di crescita in un mercato dinamico.

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