Nel contesto operativo di un’azienda, non c’è un sistema di approvvigionamento che garantisca con assoluta certezza la correttezza delle quantità e la puntualità delle consegne.
Allo stesso modo, non esiste una tecnica di previsione della domanda che permetta di pianificare esattamente le necessità produttive e distributive.
Le difficoltà più comuni riguardano ritardi o anticipi nelle consegne rispetto a quanto previsto, oppure variazioni nella domanda, sia al di sopra che al di sotto delle aspettative.
Il semplice livello di riordino non basta per gestire accuratamente le scorte, pertanto è essenziale adottare elementi correttivi.
La scorta ciclo, calcolata come domanda media moltiplicata per il tempo di approvvigionamento, serve a garantire la disponibilità della scorta in condizioni ottimali.
Questa dovrebbe essere rivista regolarmente, di solito su base trimestrale.
Poiché è strettamente legata al tempo di consegna, può essere ridotta attuando misure mirate a diminuire il lead time di consegna.
In merito agli elementi correttivi, si fa riferimento sia alla scorta di sicurezza legata alla domanda che a quella legata alla fornitura.
La scorta di sicurezza collegata alla fornitura, o scorta polmone, indica la quantità di scorta destinata a compensare le variazioni nel tempo e nella quantità degli approvvigionamenti.
D’altro canto, la scorta di sicurezza relativa alla domanda è la quantità prevista per tamponare le fluttuazioni nella domanda stessa.
Se vi è una significativa incertezza riguardo al consumo delle scorte, il punto di riordino deve essere aumentato di un’unità chiamata stock di sicurezza (SS).
La formula che rappresenta questi principi è:
Punto di riordino = LR+SP+SS
dove:
Se la domanda diverge dagli andamenti previsti, avere una scorta di sicurezza aiuta a prevenire situazioni di esaurimento delle scorte.
Più sono accurate le previsioni della domanda e più sono tempestive le consegne dei materiali, maggiore sarà il risparmio dovuto alla ridotta necessità di scorte di sicurezza.
Al contrario, alti livelli di incertezza necessitano di una scorta di sicurezza maggiore per garantire un determinato livello di disponibilità.
L’entità della scorta polmone e della scorta di sicurezza è legata, come menzionato, alle fluttuazioni della domanda e alla variabilità del tempo di approvvigionamento.
Queste due variabili, che simboleggiano delle variazioni, causano l’esigenza di mantenere una scorta più abbondante in magazzino.
Poniamo che il livello di riordino iniziale sia di 450 unità.
Immaginiamo che ci sia una probabilità del 15% che la domanda aumenti e una probabilità del 25% che il tempo di approvvigionamento cresca.
La scorta polmone si calcolerà come:
SP = 450 x 0,15 = 67,5
Mentre la scorta di sicurezza sarà:
SS = 0,25 x (450 + 67,5) = 129,375
Pertanto, il livello di riordino aggiornato sarà:
450 + 67,5 + 129,375 = 647 (arrotondato) unità.
Nell’uso quotidiano, si tende a volte a raggruppare le due scorte menzionate sotto la denominazione unica di “scorta di sicurezza”.
Questa indica generalmente quella quantità aggiuntiva di stock da tenere in magazzino per affrontare le variazioni del consumo rispetto alle previsioni teoriche.
In questa prospettiva, si può utilizzare una formula comprensiva che tiene conto sia delle fluttuazioni nella domanda sia dell’eventuale instabilità degli approvvigionamenti: SS = z * √σ LT.
Dove:
Costi e benefici: trovare l’equilibrio
Se da un lato l’aumento della scorta di sicurezza assicura una maggiore disponibilità di prodotto e un servizio al cliente più affidabile, dall’altro comporta un innalzamento della giacenza media, con conseguente crescita dei costi associati a tale giacenza, come quelli gestionali e di immobilizzo.
Questa considerazione diventa particolarmente significativa in settori con una forte componente tecnologica o nelle aziende i cui prodotti presentano un alto rischio di diventare obsoleti.
È fondamentale riconoscere che la domanda non è costante.
Gli approcci in questo settore possono orientarsi in due modi:
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