Questo sito richiede JavaScript per funzionare correttamente. Si prega di abilitare JavaScript nel browser e ricaricare la pagina.
Il ruolo dei robot nella logistica: vantaggi competitivi e impatto sull'occupazione
I robot sono diventati parte integrante della logistica, ma qual è il loro impatto sull'occupazione? Scopri i vantaggi e le sfide


Non si può non sapere

Il ruolo dei robot nella logistica: vantaggi competitivi e impatto sull’occupazione

6 Giugno 2023

La recente decisione del governo di San Francisco di autorizzare l’uso di robot da parte della polizia ha suscitato preoccupazioni riguardo all’era dei robot che ci attende.
Tuttavia, i dati non sembrano confermare l’idea di una sostituzione massiccia degli esseri umani da parte delle macchine.
In questo articolo, esploreremo il ruolo della robotica nel settore della logistica e il suo impatto sul mondo del lavoro.

La robotica tra mondo e Italia

Nel 2019, prima della pandemia di coronavirus, il tasso di disoccupazione in Giappone e Corea del Sud, due paesi fortemente automatizzati, era tra i più bassi del mondo.
Anche la crisi del COVID-19 non ha segnato il trionfo delle macchine sull’uomo.
Infatti, le economie avanzate stanno affrontando una carenza di lavoratori, il che contrasta con l’idea che gli esseri umani siano obsoleti nel mondo del lavoro.

La progressione settoriale della robotica

La robotizzazione sta effettivamente accelerando, con un aumento del 31% nell’installazione di robot industriali nel 2021 e un incremento del 37% nella vendita di servizi legati alla robotica.
Il settore retail, in particolare, ha registrato una rapida crescita nell’introduzione di automi, spinto dalla scarsa disponibilità di manodopera, l’aumento dei costi del lavoro e la riduzione degli acquisti dei consumatori a causa dell’inflazione.

I cambiamenti nel settore retail e logistica

Mentre le catene produttive dei retailer online come Amazon sono già permeate dalla robotica, i rivenditori tradizionali come Walmart e Carrefour stanno ancora compiendo molte operazioni manualmente.
Tuttavia, si prevede che nei prossimi tre-quattro anni, l’automazione nel settore retail raggiungerà il 60-65%, contro il 40% attuale.
Anche il settore della grande distribuzione sta adottando la robotica per migliorare l’efficienza e monitorare i livelli delle scorte in tempo reale.

L’impatto della robotica sul mondo del lavoro

Non esiste una risposta semplice sulla questione se i robot siano positivi o negativi per l’occupazione umana.
In un futuro ad alta automazione, alcuni posti di lavoro potrebbero scomparire, ma nuove professioni potrebbero nascere.
Ad esempio, la crescita del settore delle telecomunicazioni, nonostante l’automazione, ha aumentato il numero complessivo di posti di lavoro.
Analogamente, è possibile che la robotica migliori l’efficienza in settori come la logistica e l’automotive, creando nuove opportunità lavorative.

La situazione della robotica in Italia

L’Italia si colloca al sesto posto a livello mondiale per installazioni robotiche industriali annuali nel 2021, con 8500 unità.
Tuttavia, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) non sembra puntare molto sulla robotica.
Alcune regioni italiane, come la Lombardia e l’Emilia-Romagna, stanno investendo in innovazione e automazione, ma a livello nazionale, la strategia è ancora frammentaria e poco focalizzata.
Per competere con altre economie avanzate, l’Italia deve sviluppare un piano di investimenti mirati nel settore della robotica e dell’intelligenza artificiale.

La formazione e il riaddestramento dei lavoratori

Una delle principali sfide poste dalla robotizzazione è la necessità di formare e riaddestrare i lavoratori per adattarsi a un mercato del lavoro in evoluzione.
La formazione professionale, sia in ambito tecnico che in quello delle competenze trasversali, sarà fondamentale per garantire la sostenibilità dell’occupazione nel lungo termine.
Le politiche pubbliche dovrebbero puntare sulla formazione continua e sull’aggiornamento delle competenze dei lavoratori, promuovendo la collaborazione tra istituzioni educative, imprese e sindacati.

La responsabilità delle aziende e delle istituzioni

Le aziende e le istituzioni hanno un ruolo cruciale nel facilitare l’integrazione tra robot e lavoratori umani.
I datori di lavoro devono impegnarsi a formare e aggiornare il personale, incoraggiando l’adozione di nuove tecnologie e processi di lavoro.
Le istituzioni, invece, devono promuovere iniziative volte a creare un ecosistema favorevole all’innovazione e alla cooperazione tra settore pubblico e privato.

Nonostante le preoccupazioni riguardo alla possibile sostituzione dell’uomo da parte delle macchine, la robotica offre anche opportunità per migliorare l’efficienza e la qualità del lavoro.
Piuttosto che temere la rivoluzione robotica, è importante concentrarsi sulle potenzialità che essa offre e adottare un approccio proattivo per affrontare le sfide che ne derivano.





A proposito di Non si può non sapere