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Logistica intermodale: il piano di Muller per ridurre le emissioni di CO2
In Müller, grazie all’intermodalità, non solo ecosostenibilità ma anche un aumento di capacità carico


Logistica Sostenibile

Müller punta sulla logistica intermodale per ridurre le emissioni di CO2

10 Marzo 2020

Anche se potenzialmente conveniente, la logistica intermodale risulta ancora poco sfruttata, perché condizionato da molti fattori esterni.

Se per la logistica distributiva l’intermodalità presenta molte difficoltà di pianificazione, per la logistica primaria, intercompany, può risultare molto conveniente.

Un esempio viene da Müller, azienda tedesca che ha scelto di affidarsi per l’approvvigionamento delle materie prime del trasporto intermodale.

Da anni Müller utilizza i treni per far arrivare le merci dai suoi stabilimenti di Dresda ai magazzini di Milano, e da lì in tutta Italia. Dal 2018 l’azienda tedesca ha implementato i viaggi via treno sulla tratta Dresda – Lipsia – Verona – Melegnano grazie all’utilizzo trasporti intermodali refrigerati, carichi che si ripetono tre volte a settimana.

L’utilizzo dei container refrigerati per il trasporto intermodale non solo hanno permesso a Müller di ridurre l’impatto ambientale dovuto alla CO2 emessa dai camion, ma anche di aumentare la capacità di carico.

È stato calcolato un incremento della capacità di carico che oscilla tra il 17% e il 19% per ogni viaggio. Questo porta a un risparmio di oltre nove viaggi all’anno se fatto su strada.

La fiducia di Müller sull’intermodalità continua a crescere, e questo potrebbe portare in futuro a un aumento anche dei carichi diretti dall’Italia alla Germania sulla tratta Verona/Milano/Parma verso Lipsia.





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