È stato recentemente interpellato da inno3, portale dedicato all’innovazione, Maurizio Vioni della Divisione Logistica Fercam, per spiegare come sono stati pensati i servizi per Primadonna per l’automazione per il magazzino che si trova all’interporto di Bologna.
Tra le sfide da affrontare, quella della gestione dei resi e i tempi stretti di evasione degli ordini.
Due le soluzioni di automazione implementate: dato che i colli hanno una composizione molto eterogenea – scarpe di diverse misure, colori, stile – è stato introdotto un sistema Put to Light, per separare i colli.
L’operatore legge il barcode e il sorter indica dove deve essere posizionato il singolo prodotto per creare colli omogenei. I colli quindi, grazie alla seconda soluzione introdotta, vengono posti su carrelli montati su linee automatizzate e poi depositati in un magazzino automatico miniload.
Il tutto permette di tracciare la posizione di ogni collo e agevolare così anche il picking. Oggi la capacità di picking, ovvero la capacità di smistamento del sorter, è di 3.000 pezzi all’ora e si possono gestire contemporaneamente 350/400 ordini.