L’impatto della digitalizzazione nell’innovazione logistica si fa sentire. Con un valore di circa 110 miliardi di euro – il 7% del Pil nazionale – la logistica occupa 2,5 milioni di persone.
Con l’automazione, 500mila posti di lavoro potrebbero essere a rischio entro il 2027 e ben 600mila lavoratori dovranno cambiare le proprie competenze.
Ma non è detto che questo sia uno svantaggio.
Davide Boati, Executive Director del brand Hunters di Hunters Group, società di ricerca e selezione di personale altamente qualificato, ha spiegato che “l’innovazione sta avendo un impatto notevole sul settore della logistica, ma non è detto che questo debba necessariamente essere considerato come un aspetto negativo. Saranno necessarie nuove competenze e, secondo le nostre previsioni, aumenteranno del 15% le richieste, da parte delle aziende, di professionisti altamente specializzati. Pensiamo, ad esempio, a ruoli tipicamente legati al settore logistico, come i Flat Manager o i Supply Chain Specialist, o a tutto l’indotto di Software House e realtà di Automazione Industriale che necessitano sempre più di profili informatici e di progettisti che conoscano i processi tipici del segmento distributivo”.