38 miliardi di dollari, questo il valore che potrebbe raggiungere il mercato dei robot addetti alla logistica da qui al 2026.
A svelarlo è MarketResearch, agenzia specializzata in ricerche di mercato e analisi, che ha studiato l’impatto del fenomeno ‘4.0’ in Europa, Stati Uniti, Cina ed altri Paesi nel suo “Worldwide Logistics Picking Robots”.
Un tasso composto di crescita annuale più che positivo, dunque, che spingerebbe l’automazione dei magazzini sulla scia dei colossi della logistica già impegnati nella trasformazione.
Ma cos’è, di preciso, un robot addetto alla logistica?
Pubblicizzati grazie alle immagini degli immensi magazzini Amazon, questi automi sono macchinari capaci di movimentare le merci (prelievo, deposito, riallocazione) risolvendo i potenziali errori umani e muovendosi, teoricamente, con un’efficienza garantita da software e intelligenze artificiali.
Alla base dello studio di MarketResearch i volumi di produzione, le quote di mercato, l’import/export e, soprattutto, l’utilizzazione del mercato, sempre più orientato alla smart logistic per riuscire ad affrontare un traffico di spedizioni in costante crescita.
Ma quali saranno gli ostacoli da superare?
Per rispondere a questa domanda lo studio di MarketResearch identifica, prevalentemente, una barriera naturale ma scomoda: l’alta frammentazione del mercato.
La competizione tra i vari attori, in cerca di un proprio spazio della logistica robotizzata, ha frenato partnership fondamentali per lo sviluppo del settore.
Un freno, sempre secondo lo studio, che scomparirà nei prossimi anni.