I segnali stradali sono (o almeno dovrebbero essere) ben chiari nella nostra mente.
Non ci sono tuttavia solo quelli di divieto di sosta o di pericolo che troviamo sulle strade, ma anche quelli che campeggiano nei magazzini di tutta Italia, dove la sicurezza è un tema molto attuale.
I settori dei trasporti e della logistica sono quelli nei quali si riscontra il più alto numero di infortuni sul lavoro.
Il magazzino è un luogo dove rischi e pericoli sono dietro ogni angolo, tra attrezzature e carichi pesanti, movimenti sbagliati, disorganizzazione, disordine e mancanza di pulizia.
Diventa così di fondamentale importanza formare e tutelare il personale, non sottovalutando le situazioni a rischio.
In tale ambito il punto di partenza per la regolamentazione di questi aspetti è il decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 che stabilisce che, nel caso in cui dalla valutazione del rischio emergano dei rischi che non possono essere evitati o sufficientemente limitati, il datore di lavoro deve fare ricorso alla segnaletica di sicurezza in magazzino.
Un punto fondamentale quando si parla di segnaletica e sicurezza è che chi progetta il luogo di lavoro o l’impianto deve tener presente che l’efficacia della segnaletica stessa non deve essere compromessa dalla presenza di altra segnaletica del medesimo tipo, che può disturbare o confondere i lavoratori o arrecare danno dal punto di vista della visibilità.
Ciò significa che devono essere rispettate una serie di condizioni fondamentali:
Inoltre, i pittogrammi devono essere i più semplici possibili, senza particolari che siano di difficile comprensione; devono essere resistenti agli urti, alle intemperie e alle aggressioni ambientali.
Particolare attenzione va poi rivolta alle condizioni d’impiego: nella loro collocazione è necessario tenere conto di eventuali ostacoli e i cartelli devono essere sistemati ad un’altezza adeguata rispetto all’angolo visuale.
Nel caso ci fosse una cattiva illuminazione naturale, poi, si deve valutare la possibilità di utilizzare colori fosforescenti, materiali riflettenti o illuminazione artificiale.
Sono molti i dettagli da tenere presenti, rispettando il già citato decreto legislativo 81/2008.
Altrettanto importante è la segnaletica orizzontale.
La realizzazione delle strisce dovrà tenere conto delle distanze di sicurezza necessarie tra i veicoli che possono circolare ed eventuali ostacoli, lo stato di pulizia va costantemente monitorato e le dimensioni della segnaletica orizzontale devono permettere di evitare interferenze con pedoni ed altri mezzi e consentire manovre in sicurezza.
Lo stesso vale anche per i segnali verticali, che sono essenziali per segnalare i rischi legati alla presenza e circolazione dei mezzi e che a loro volta debbono essere manutenuti.
Per tutti questi motivi è dunque di primaria importanza affidarsi a professionisti in questo campo.
Una delle aziende leader nel settore è Iter Srl, nata nel febbraio del 2013 e che in soli sei anni è riuscita a collaborare con clienti di prestigio, guadagnando la fiducia di aziende, privati ed enti locali.
Nel solo ramo dedicato alla logistica, si affidano a Iter Srl realtà come Lidl Italia, DHL, Coop Lombardia e Stef Spa.
Da segnalare la presenza nel portfolio anche di Auchan, Provincia di Brescia, Fiera Milano e Interporto Bologna.
Iter può garantire l’installazione di segnaletica orizzontale (quella che si trova direttamente sulla pavimentazione) e di segnaletica verticale (quella affisse su pali o tralicci) nelle aree delle baie di carico e in magazzino per evitare pericoli connessi al caricamento merci e alla viabilità, specie nelle parti del magazzino poco visibili e nelle aree a temperatura controllata.
Per saperne di più visita www.itersegnaletica.com o scrivi a info@itersegnaletica.com