Con 10,3 miliardi di euro, l’export italiano per mezzo dei canali digitali è cresciuto del 12% rispetto al 2017, anno in cui la crescita aveva raggiunto il 23%.
La doppia cifra è un buon traguardo, anche se l’export digitale è ancora marginale con il 2% rispetto al totale.
Sul podio ci sono Fashion, Food e Arredamento, rispettivamente con il 12,7%, il 2,8% e il 9,5% rispetto all’export complessivo nei tre settori.
La logistica per l’e-commerce ormai è il protagonista dei servizi di compravendita internazionali, ma in Italia le aziende devono ancora mettersi al passo con il commercio globale.
I risultati della ricerca dell’Osservatorio Export Digitale della School of management del Politecnico di Milano al convegno “Export digitale: quanta strada c’è da fare!” sono chiari.
“Nonostante il rallentamento dovuto alle incertezze dell’economia globale, le vendite attraverso i canali digitali continuano a crescere a ritmi sostenuti, ma la loro incidenza sul totale delle esportazioni è ancora limitata e denota un certo ritardo culturale delle imprese italiane nell’adozione degli strumenti digitali a sostegno dell’Export” afferma Riccardo Mangiaracina, Direttore dell’Osservatorio.
Il ritardo coinvolge in particolare le piccole e medie imprese, ancora legate al commercio tradizionale.