Lo scorso 23 febbraio, Maria Teresa Di Matteo, presidente del Comitato Centrale, ha annunciato che verrà svolta una profonda pulizia delle aziende iscritte all’Albo Nazionale degli autotrasporti.
Sono già state individuate ventimila imprese, delle 101mila iscritte, da espellere, tra cui dodicimila che non possiedono veicoli per il trasporto e la distribuzione merci, tremila che non hanno pagato la quota dal 2012 al 2018, 6443 che hanno l’iscrizione provvisoria da più di due anni e 1309 con l’iscrizione sospesa da oltre due anni.
E dopo questa prima pulizia di carattere amministrativo, ce ne sarà una seconda più sostanziale.
Silvio Faggi, vice-presidente del Comitato Centrale, ha infatti dichiarato che stanno “lavorando anche sugli iscritti che ora risultano regolari e le prime proiezioni mostrano numeri importanti sulla carenza di requisiti come l’onorabilità o la capacità finanziaria. Per ottenere un reale impatto sul mercato, bisogna escludere tutte le aziende irregolari e favorire quelle regolari”.
Secondo le fonti da TrasportoEuropa, sono circa 50mila le società iscritte all’Albo che risultano irregolari finanziariamente, mentre 16mila sono quelle mancanti dell’attestato della capacità professionale.