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Aumenta sempre di più l'utilizzo dei pallet all'interno dei magazzini
Dall’interscambio al noleggio, dalla fatturazione alla cauzione, a ogni azienda il sistema di gestione


Non si può non sapere

Tutto sui pallet: come si usano e come poter risparmiare

5 Novembre 2018

Pedana, pancale, bancale. Più comunemente pallet.
Tra i protagonisti della vita di ogni magazzino che si rispetti, l’uso dei pallet ha origine nel secondo conflitto mondiale dello scorso secolo, quando i vari eserciti nazionali si accorsero che movimentare le merci tramite queste strutture in legno era particolarmente facile, veloce e conveniente.

Da allora molti sono stati gli usi civili fatti di queste strutture, oggi estremamente comuni in pressoché ogni azienda al mondo (e a volte addirittura nelle nostre case, essendo usati come forma alternativa di arredamento).

Lo scenario tra trasporto e magazzino

Tralasciando gli usi promiscui, i bancali sono utilizzati nella logistica per caricare più velocemente le merci sui mezzi di trasporto o per movimentarle in magazzino, e per ulteriore comodità le misure dei bancali, almeno in Europa (ma non solo) sono standardizzate in un modello definito “Eur-Epal”.

In questo contesto, da oltre 30 anni alcune filiere, tra cui quella dei beni di largo consumo (Gdo) si sono
indirizzate verso soluzioni con pallet a rendere, previa la definizione di regole qualitative e comportamentali alle quali i diversi attori si devono attenere.
I protagonisti di questo particolare mercato sono i produttori, i distributori e i vari operatori logistici, che a seconda dei casi e delle necessità gestiscono i bancali seguendo quattro diversi modelli: l’interscambio, il noleggio, il sistema cauzionale e la fatturazione.

Approcci che possono permettere alle realtà produttive di risparmiare (e molto) in costi di movimentazione, stoccaggio e trasporto, per quanto il risultato sia fortemente condizionato dalle relazioni, dalle capacità decisionali e di organizzazione dei soggetti interessati.

Interscambio logistico

Detto anche “scambio alla pari”, l’interscambio dei pallet è la modalità di gestione del parco pallet più utilizzata nel settore dei beni di largo consumo in Europa, anche grazie alla garanzia di alti standard qualitativi.
Con questo modello i mittenti, vale a dire i produttori dei beni, effettuano un primo investimento al fine di creare il parco pallet da inviare ai distributori, curandone il saldo dare/avere, la restituzione e la manutenzione.

Due sono i modi in cui l’interscambio viene effettuato: in modalità immediata o differita.
In quello immediato, contestualmente alla consegna delle merci, il destinatario provvede al riconoscimento delle stesse e alla restituzione di pallet Epal equivalenti in quantità e in qualità a quelli ricevuti.
L’interscambio differito richiede invece un maggiore impiego di tempo, capitali e risorse, poiché al momento della consegna della merce, se il ricevente non possiede un numero di pallet idonei all’interscambio è costretto a emettere un “buono pallet”, di fatto un “voucher” che corrisponde ad un titolo di credito valido per il ritiro futuro di una quantità di pallet equivalente a quella consegnata e non interscambiata alla consegna della merce.

Il noleggio: la soluzione perfetta

Principale alternativa all’interscambio presente nella filiera dei pallet Epal è il noleggio di bancali appartenenti a un soggetto terzo (una società di “pallet pooling”) che si occupa di fornirli e poi ritirarli solo dopo averli utilizzati.

Queste società mettono dunque a disposizione dei propri clienti una quantità di bancali sufficiente a soddisfare la domanda del mittente, che dovrà a sua volta comunicare all’azienda fornitrice la quantità di bancali adoperata, il giorno e la destinazione di ogni unità di carico consegnata ai destinatari o trasferita presso un altro sito aziendale.

In questi casi alcuni costi (come quelli di recupero, selezione ed eventualmente riparazione) sono a carico della società che li noleggia, i quali li rimetterà poi in circolo, se idonei tecnicamente e a livello sanitario.
Questa soluzione è preferibile nel momento in cui si volesse evitare un investimento iniziale per la creazione del parco bancali, oltre che i costi di gestione e amministrazione.

Il sistema cauzionale

In questo ulteriore sistema alternativo a quelli principali, al momento della vendita i pallet sono consegnati all’acquirente previo rilascio di una cauzione, recuperata poi solo al momento della riconsegna dei bancali, esattamente come capita in tante altre situazioni simili.
Questa modalità è particolarmente utile nel momento in cui le aziende fornitrici vogliono cautelarsi contro eventuali gravi danneggiamenti o sottrazione dei pallet.

Fatturazione e mercato logistico

Ultimo metodo di utilizzo dei bancali è infine quello della fatturazione.
In questo caso il mittente dichiara in fattura non solo il valore della merce, ma anche quello dei pallet: una volta che l’Udc (unità di carico) arriva al punto di consegna e la merce è scaricata dal mezzo, il pallet e la merce diventano di proprietà del destinatario/acquirente.
Quest’ultimo sistema è solitamente utilizzato per i pallet a perdere o nel caso in cui l’accordo con il destinatario preveda la cessione anche del pallet.

Anche questo metodo, così come quello cauzionale, è usato dalle aziende per non subire perdite dovute alla gestione poco attenta dei pallet da parte dei propri clienti.
È inoltre forse la più “comoda” tra le gestioni analizzate, dal momento che non sussistono problemi riguardanti il recupero dei pallet consegnati e non esiste la necessità di creare un sistema di reverse logistics per la gestione dei pallet.

L’osservatorio permanente

L’importanza dei bancali, così come il loro impatto sulle attività produttive e logistiche (e quindi sul fatturato complessivo delle aziende) è dimostrata anche dalla presenza dell’osservatorio permanente sul valore del pallet Epal, che ne analizza e divulga il valore di mercato.

I bollettini sono pubblicati ogni circa sei mesi, con l’ultimo che si riferisce ad agosto 2018, e prevedono l’analisi del valore di ogni singola unità, il numero di bancali complessivo sul mercato e il rapporto tra nuovi e usati.
È consultabile su gs1it.org ed è curato da ECR Italy – Efficient consumer response.

I bancali non sono dunque un mero accessorio logistico, uno strumento di lavoro, ma una voce di spesa fondamentale nell’economia di ogni azienda, e quindi anche un potenziale e decisivo risparmio per le tasche degli imprenditori.
L’importante è saperla gestire al meglio.





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