AGGIORNATO AL 25 FEBBRAIO 2022
Praticare un’efficace politica dei resi consente sicuramente di ottenere un’elevata customer satisfaction, a patto di organizzare bene la struttura che se ne occupa.
Nelle vendite online, in particolare, la “return policy” è una potente arma di promozione, ma sotto il profilo della logistica di magazzino la gestione delle restituzioni ha più passaggi ed è più labour-intensive rispetto ai canali di vendita tradizionali, e al contempo i costi sono talmente importanti da erodere buona parte dei margini del business.
Quando si parla di Reverse Logistics si parla di gestione di un ordine che il consumatore ha deciso di restituire.
Le ragioni sono tante: il bene è danneggiato, non corrisponde alle aspettative del destinatario, è di una misura errata e così via.
Nell’e-commerce il prodotto non si può provare o vedere, quindi, al momento del ricevimento, il cliente potrebbe risultare scontento.
Per stimolare le vendite online, molti gestori si accollano i costi dei prodotti resi, e questa realtà è diventata così diffusa che molti consumatori vedono nel reso gratuito non un favore da parte del commerciante, ma un diritto inalienabile, una sorta di ricompensa per essersi fidati di un prodotto acquistato “a scatola chiusa”.
D’altronde il reso gratuito funziona: secondo uno studio americano, i consumatori aumentano la spesa del 457% in due anni se un sito web introduce come prassi i resi gratuiti.
Tipicamente, infatti, il consumatore a parità di esborso accetta più facilmente un prezzo d’acquisto più alto che la restituzione (o la consegna) a pagamento.
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I merchant più avanzati hanno già iniziato a sperimentare soluzioni di vario tipo, basate su tre elementi:
L’aspetto tecnologico è sicuramente il più interessante e rilevante.
KFI, azienda leader nell’implementazione di soluzioni integrate per la tracciabilità e la codifica prodotti per la gestione di tutte le fasi della Supply Chain, si è negli anni qualificata come system integrator in grado di affiancare il cliente nella scelta di soluzioni tecnologiche avanzate in tutte le fasi del progetto: dall’analisi alla pianificazione, dalla manutenzione all’assistenza post-vendita.
In particolare, nella gestione dei resi, KFI è in grado di efficientare il processo studiando l’approccio più performante per soddisfare le aspettative di un’azienda.
La soluzione realizzata per la gestione della reverse logistics è stata disegnata per rispondere in particolare alle seguenti esigenze:
Utilizzando una tecnologia basata sul put to light, vengono installate nel magazzino resi postazioni basate sulla logica di ventilazione multireferenza vs monoreferenza: dotate di dispositivi pick by light wireless, tablet industriali, scanner high performance e corredati da stampanti per gestire l’etichettatura on demand.
Al momento del ricevimento, i colli vengono aperti e i prodotti scannerizzati.
Contemporaneamente, lo scanner invia un segnale che si traduce in un impulso luminoso che consente all’operatore di collocare in maniera intuitiva al posto giusto il prodotto in uno dei molti vassoi presenti su una rastrelliera creata da hoc.
In questo modo si ha la certezza di aver suddiviso i prodotti in maniera precisa, veloce e senza sprechi.
Inoltre, i singoli vassoi sono già pronti per essere confezionati, garantendo, quindi, una messa a stock univoca.
Il middleware KFI permette, inoltre, di scegliere la modalità di sorting a seconda della tipologia di ordine di reso: dopo la verifica del contenuto del collo, infatti, il software compie un’analisi qualitativa e quantitativa, e poi propone le diverse opzioni di stoccaggio che possono essere funzionali per quel dato reso.
Infine, come ulteriore vantaggio, si possono lavorare ordini più voluminosi o identificare in tempo reale quali prodotti risultano essere fuori gamma e, quindi, non ricondizionabili.