È testualmente un “centro di smistamento aereo che utilizza veicoli aerei senza equipaggio per la consegna degli oggetti”.
In altre parole una sorta di magazzino⁄dirigibile per i prodotti della compagnia che fa da deposito e probabilmente stazione di ricarica per i droni spedizionieri.
Stiamo parlando del nuovo brevetto di Amazon che ha immaginato un centro di smistamento aereo nella forma di un grosso dirigibile che staziona ad elevate altezze (oltre 10 mila metri dal suolo).
Il dirigibile è nello specifico la base da cui partono i droni spedizionieri che vengono adottati per effettuare le consegne dei prodotti venduti sul portale di ecommerce.
Dirigibili di dimensioni inferiori potrebbero essere utilizzati inoltre per riportare i droni all’AFC, per rifornire il magazzino fluttuante di nuovi prodotti e combustibile e portare i dipendenti sulla base.
Con una distribuzione del tutto aerea, i droni potrebbero avere una portata ben più elevata rispetto alle tecnologie in fase di test oggi dal momento che potrebbero consumare un quantitativo di energia molto più basso.
Considerando anche la natura mobile dell’AFC e dei minidirigibili, Amazon potrebbe sfruttare una maggiore flessibilità nella gestione delle scorte sulla base dell’evoluzione della domanda in diversi periodi.
Nel documento del brevetto si fa riferimento ad una partita disputata in un campo sportivo, dove i droni potrebbero consegnare immediatamente merce e cibo durante la partita stessa.
Al momento i magazzini volanti di Amazon rimangono un mero esercizio di stile presentato su un brevetto e la compagnia non ha mai espresso di voler realizzare davvero la tecnologia.
Una cosa, però, è certa: il brevetto dimostra che le intenzioni del colosso con i droni sono serie, e che l’innovazione della compagnia è al momento spinta verso quella direzione.