La società svedese Wheelys, in collaborazione con la Hefey University (Cina), ha avviato un progetto a Shangai, Moby Mart, che si inserisce nel panorama del retail del futuro.
Si tratta di un approccio del tutto nuovo nei confronti dei punti vendita di domani: l’idea di fondo è quella di sviluppare un modello di negozio di tipo “familiare”, adatto quindi ad essere messo in pratica da singoli imprenditori o gruppi di persone.
Si rivolge soprattutto agli abitanti dei piccoli centri, dove la grande distribuzione e i centri commerciali non sono presenti.
Alla base del progetto, la necessità di realizzare punti vendita con spazi e dimensioni ridotti, ma con un’offerta sufficientemente ampia da coprire le esigenze dei consumatori: si tratterà di un negozio di alimentari “esteso”, con articoli accessori.
Non ci sarà personale; il cliente sbloccherà l’ingresso con una app, selezionerà i prodotti ed eseguirà il checkout in autonomia.
In mancanza del prodotto desiderato, il cliente potrà ordinarlo e riceverlo il giorno seguente nel suo Moby Mart.
La novità principale del progetto riguarda la mobilità: Moby Mart sarà un punto vendita in grado di spostarsi autonomamente, per servire i piccoli centri o più aree dei grandi centri.
Alla fine della giornata, i negozi mobili si raduneranno nel magazzino centrale per far rifornimento.
In prospettiva, il rifornimento merci potrebbe essere effettuato per mezzo dei droni spedizionieri, e il punto vendita potrebbe raggiungere direttamente il cliente che ha ordinato particolari tipi di merci.
Se la tecnologia del progetto è complessa e articolata, la struttura è invece molto semplice e di conseguenza i costi sono ridotti: la stima è di 30mila dollari, un costo accessibile a chi non ha i mezzi per aprire un negozio convenzionale per colpa degli affitti elevati.
Il debutto di Moby Mart è previsto per il 2018.