Un gruppo di docenti del Politecnico di Milano ha svolto un’indagine in tema di trasformazione digitale del settore secondario.
In particolare, il focus è sul legame tra Industria 4.0 e la Lean Production; quest’ultima si è evoluta negli ultimi tempi da semplice insieme di tecniche che snelliscono i tempi ad una vera e propria “cultura manageriale”, inglobando tutte le fasi e le attività aziendali e influenzando la vision.
I punti di contatto, a livello sia di pratiche che di principi, riguardano soprattutto il coinvolgimento delle persone, la distribuzione della conoscenza e lo studio dei dati per migliorare i processi.
Ad esempio, un punto di contatto è riscontrabile nel metodo TPM (Total Productive Maintenance), che migliora le prestazioni di impianto e sviluppa un programma di manutenzione che mette al centro l’operatore; oggi il metodo TPM si integra con i sistemi ERP (Enterprise Requirements Planning), CMMS (Computerized Maintenanance Management System) e MES (Manufacturing Execution System), ma l’operatore è ancora una presenza fondamentale perchè costituisce un “ponte” tra i sistemi e le macchine e risolve eventuali carenze.
I due principi fondanti del Lean Manufacturing sono Jidoka (automazione con tocco umano) e Just in Time: il primo punta a rendere l’intervento umano indipendente e complementare alla macchina, il secondo collega le varie risorse del sistema complessivo e proiettato verso il cliente.
Per far convergere questi pilastri con l’Industria 4.0 serve orientare automazione e formazione degli operatori nella stessa direzione, in ottica di continuo miglioramento (Kaizen).