Dalle origini, come punto di riferimento per l’e-commerce, in questi anni Amazon ha espanso i suoi confini operativi, ampliando i servizi offerti in diversi modi.
L’ultima novità per il colosso statunitense potrebbe essere la creazione di un sistema di consegna e smistamento che sfrutti magazzini volanti, aerei, droni, navi merci e molto altro.
Lo scorso 31 gennaio Amazon ha dichiarato di voler creare un proprio hub presso l’Aeroporto Internazionale di Cincinnati-Kentucky Settentrionale, su una superficie di 3,7 chilometri quadrati.
Sarebbe questo il primo passo di un piano di taglio dei costi, che migliorerà l’efficienza logistica del proprio comparto spedizioni assumendo personale interno e investendo sulle infrastrutture.
A seguire arriverebbero poi l’investimento nel comparto navale (la società di Seattle avrebbe già acquistato 150 container sulla tratta cinoamericana), il focus sulla guida autonoma dei mezzi pesanti, la costruzione di tunnel sotterranei per la movimentazione delle merci su nastri trasportatori, il potenziamento e l’ufficializzazione delle consegne tramite drone e – novitàdello scorso dicembre, anche se il brevetto era antecedente – la creazione di “magazzini volanti” per rifornirli, ad esempio, durante i grandi eventi sportivi.