(Comunicato stampa)
Far leva strategicamente sui Big Data per tracciare tratte di trasporto condivise, coniugando le esigenze di aziende diverse e riducendo il numero dei viaggi a vuoto, che nella sola Europa rappresentano il 20% del totale dei km percorsi dai trasporti merci.
È questo il valore innovativo offerto da CHEP Italia, azienda leader nella fornitura di soluzioni di pallet pooling, nel campo della logistica e trasporto collaborativo.
Il trasporto collaborativo è un segmento in cui CHEP Italia ha registrato una crescita del 15% negli ultimi 3 anni in ragione dei benefici ambientali e dei risparmi economici, in media dell’11%, che tale soluzione è in grado di generare per produttori e aziende di trasporto.
Un impatto potenzialmente positivo se rapportato al contesto italiano che vede il trasporto su strada essere la modalità prevalente di movimentazione delle merci, con i camion che veicolano l’80% delle spedizioni sulle strade nazionali.
I progetti di trasporto collaborativo promossi da CHEP Italia hanno riguardato operatori di primo piano del settore del largo consumo, come Nestlè Waters, FBF Spa (Gruppo Bauli), Acqua Sant’Anna, Lucart, Latteria Soresina, Caviro: un nutrito gruppo di esperienze che, assieme a tante altre, testimoniano il crescente interesse verso soluzioni in grado di ottimizzare e rendere parallelamente più sostenibile la supply chain.
“Oggi in Europa – spiega Marika Roncelli, Supply Chain Collaboration Manager di CHEP Italia – le catene di fornitura sono sotto pressione per la combinazione di una serie di fattori: domanda più elevata e più frequente, carenza di autisti, necessità di ridurre i costi ma migliorando l’impatto ambientale. Eppure, il 25% dei camion europei non viene ancora caricato in modo efficiente. Nei prossimi anni continueremo ad investire nella logistica collaborativa per aiutare le aziende italiane ad essere più efficaci riducendo le emissioni di CO2. Se il 60% del mercato italiano del trasporto dei beni del largo consumo fosse in pallet pooling e viaggiasse con soluzioni di trasporto collaborativo – conclude Roncelli – ogni anno infatti si potrebbero tagliare oltre 6 milioni di km a vuoto con un risparmio di emissioni di circa 5.200 tonnellate di CO2”.
Per tracciare tratte di trasporto condivise e aumentare la saturazione dei mezzi, CHEP Italia dispone di un tool di proprietà che intercetta e raccoglie tutte le informazioni derivanti dalla movimentazione dei pallet.
Con questo sistema CHEP è in grado di calcolare quanti camion completi e non viaggiano per ciascuna azienda, su ogni direttrice di trasporto.
Tramite un algoritmo, poi, il sistema è in grado di combinare al meglio le tratte per ridurre al minimo i km a vuoto.
I progetti di trasporto collaborativo di CHEP Italia non coinvolgono solo il trasporto su gomma, ma sfruttano qualsiasi alternativa percorribile quali tratte ferroviarie, intermodali, marittime.