(Comunicato stampa)
Gi On Board, la società di Gi Group Holding specializzata nello studio, nella progettazione e nell’erogazione di soluzioni in grado di ottimizzare la gestione di attività in outsourcing, cambia denominazione sociale in Gi BPO Advanced Outsourcing.
La branch italiana si uniforma così al brand globale, nato nel 2005, oggi leader nel campo del Business Process Outsourcing (BPO) e del Business Transformation Outsourcing (BTO) e attivo in ben 14 Paesi tra Europa, America del Sud e Asia.
La società in Italia si occupa di outsourcing logistico e fine linea e conta su 415 dipendenti, per un fatturato (2021) di 23 milioni di euro.
“Il nostro rebranding avviene in un momento storico particolare per l’outsourcing e vuole proprio valorizzare la presenza capillare della società e del Gruppo, che contribuisce allo sviluppo di partnership strategiche con i principali stakeholder globali – commenta Ugo Lemorini, Managing Director di Gi BPO – Il nostro schema operativo si basa su tre pilastri portanti: eccellenza nel workforce management, impegno formale al raggiungimento di target condivisi (economici e qualitativi) e applicazione di un modello lean, che fornisce un maggior controllo sui processi e un miglioramento continuo della performance (qualitativa ed economica).”
In Italia la società si rivolge principalmente a realtà del settore industriale, della logistica, del retail, dell’horeca, della gestione amministrativa/customer care, con soluzioni personalizzate volte a migliorare la produttività, l’efficienza, la flessibilità e la competitività dei propri clienti.
Nello specifico, offre servizi di:
In Italia, sono circa 30.000 le imprese che gestiscono processi di outsourcing, con quasi 200.000 occupati e un fatturato che si attesta sui 19 miliardi di euro .
Il comparto è, infatti, in continua crescita e sempre più realtà si affidano a terze parti per gestire un insieme di processi in un’ottica di ottimizzazione delle attività aziendali.
“L’innovazione tecnologica è ciò che maggiormente sta influenzando l’evoluzione del settore portando anche allo sviluppo di una relazione più consolidata tra chi offre servizi di outsourcing, come noi, e chi ne usufruisce.
L’impatto delle nuove tecnologie emerge anche dalle competenze che richiediamo, per cui sempre più attingiamo dagli ambiti ICT” – conclude Ugo Lemorini.