Questo sito richiede JavaScript per funzionare correttamente. Si prega di abilitare JavaScript nel browser e ricaricare la pagina.
Trasporti nazionali e internazionali e agroalimentare: come sta andando l'export italiano?
DHL Global Forwarding si è dotata, presso l’hub di Pozzuolo Martesana, di un macchinario avanzato e specifico che etichetta in lingua araba i prodotti freschi destinati ai Paesi Arabi.


25 Gennaio 2019

Export verso il Medio Oriente: l’etichettatrice che aiuta le PMI italiane del food

Comunicato stampa

È in forte crescita l’interscambio dell’Italia con i 22 paesi della Lega Araba (Medio Oriente e Nord Africa): il volume d’affari, nel solo 2016, ha raggiunto i 70 miliardi di euro.
Un esempio significativo è rappresentato dall’Arabia Saudita: tra il 2009 e il 2015 l’export dell’Italia verso questo Stato del Golfo è aumentato del 112%, quello verso gli Emirati del 64%, verso il Bahrein del 22%.
Uno studio della SACE prevede un tasso di crescita medio annuo delle vendite italiane nella regione compreso tra il 2 e il 4% al 2020.

Nel periodo tra il 2007 e il 2017, il valore delle esportazioni agroalimentari italiane in tutto il mondo è passato da 22 a 41 miliardi di euro.
Eppure, nonostante abbiamo il numero più alto di prodotti di qualità DOP/IGP/STG (818 prodotti tra Wine&Food nel 2017), il nostro export Made in Italy si colloca solo in quinta posizione in Europa, dietro ad Olanda, Germania, Francia e Spagna.
L’Olanda, che ha solo 34 prodotti a denominazione, è al primo posto con un fatturato di export agroalimentare pari a più del doppio di quello italiano .

Di agroalimentare, di distribuzione e di food si parlerà anche al convegno “Logisticamente On Food 2019“, organizzato da Logisticamente presso le Fiere di Parma (Cibus Tec) per il 23 ottobre 2019.

Tra i motivi di questo gap, c’è sicuramente la peculiarità del tessuto imprenditoriale italiano, caratterizzato da aziende piccole e molto piccole (solo l’1,7% ha più di 50 addetti) e una bassa propensione all’internazionalizzazione (l’export rappresenta solo il 20%).
Le aziende italiane del settore alimentare, soprattutto di piccole dimensioni, non hanno i numeri sufficienti per giustificare alcuni investimenti indispensabili per espandere le proprie esportazioni: tra questi, l’investimento in macchinari per l’etichettatura in arabo.
Per supportare l’espansione delle aziende di questo settore che vogliono spedire nei paesi del Medio Oriente, DHL Global Forwarding si è dotata di un macchinario specifico e molto avanzato per l’etichettatura araba presso il proprio hub di Pozzuolo Martesana.

In questo magazzino si svolgono due processi legati all’etichettatura dei prodotti alimentari: la stampa e l’affissione manuale dell’etichetta in lingua araba per uso alimentare in linea con le normative dei Paesi destinatari con l’indicazione degli ingredienti, il nome del produttore e dell’importatore; la stampa con getto d’inchiostro laser della data di produzione, lotto e della data di scadenza del prodotto. Queste operazioni vengono effettuate nell’area a temperatura controllata su ogni singola confezione: il bancale arriva in magazzino, i prodotti vengono depallettizati e ogni singola scatola viene aperta da personale formato secondo le procedure HACCP a manipolare gli imballi primari e secondari, infine le scatole sono posizionate su un rullo trasportatore.
L’etichetta viene fornita dall’importatore, e successivamente tarata e stampata da DHL Global Forwarding.

Questo processo viene utilizzato soprattutto per prodotti Food freschi (pasta fresca, formaggi, salumi, yogurt, sughi) destinati alla grande distribuzione e viaggiano via aerea, pertanto da quando il bancale arriva al magazzino, l’etichettatura/stampa deve essere completata in poche ore.
I prodotti sono principalmente destinati ai Paesi del Medio Oriente e della Gulf Area (fra cui Abu Dhabi, Jeddah, Riyad, Doha), un’area in forte sviluppo per quanto riguarda l’importazione di prodotti alimentari.

“Diversi fattori ostacolano l’approccio delle eccellenze italiane a mercati con altissimo potenziale come quello del Medio Oriente: una grande frammentazione del sistema produttivo, la polverizzazione dell’offerta dovuta alla biodiversità italiana, ma anche la preferenza per mercati vicini come quello dell’Unione Europea.
Come DHL Global Forwarding, abbiamo adottato un approccio pragmatico al problema, fornendo alle piccole-medie imprese del settore food un valore aggiunto attraverso un macchinario avanzato, che ci permette di garantire l’etichettatura corretta ad aziende che non sarebbero in grado di provvedere internamente per mancanza di volumi sufficienti.
In questo modo, permettiamo ad un numero molto più elevato di pmi di approcciarsi a Paesi mediorientali estremamente interessanti, in cui la richiesta di prodotti agroalimentari sta diventando esponenziale”, sottolinea Mario Zini, Country Manager di DHL Global Forwarding.

Specifiche tecniche

L’impianto è composto da un sistema di stampa automatico inkjet con trasporto motorizzato a velocità variabile con rulliera folle di ingresso, un tavolo rotante per la raccolta dei prodotti marcati e una stampante industriale.
Il motore trifase con velocità regolabile per la sincronizzazione del ciclo di lavorazione e gli anelli di trasporto idonei all’ambiente alimentare di dimensioni 400 x 1000 mmm permettono di stampare fino a 30 mila etichette al giorno, grazie a una velocità di stampa fino a 12 ips (300 mm/sec).
Le etichette sono completamente personalizzabili ed includono i caratteri arabi, oltre a cinese, vietnamita, thai, coreano, greco.





A proposito di Direttamente dalle Aziende