L’emergenza Covid-19 continua ad avere un forte impatto nel settore del trasporto merci in tutto il mondo, impedendo il normale svolgimento delle attività.
Per questo motivo
tre delle aziende leader della logistica hanno dichiarato la “
forza maggiore”, dichiarandosi così esenti da ogni responsabilità contrattuale.
Si tratta di
Ceva Logistics, azienda olandese che opera nel trasporto, di
CMA CGM, compagnia di navigazione francese che si occupa di trasporto container, e dell’azienda
DHL Global Forwarding (DGF) operativa per le sole attività doganali.
Pur disponendo e rispettando le misure di sicurezza e di contenimento stabilite dal Governo, i dipendenti e i fornitori restano comunque esposti ad un elevato rischio per la loro salute a causa della pandemia in atto. Per questo motivo in molti casi si è scelto di
ridurre al minimo il personale attivo. Questo però compromette il normale
processo logistico, rischiando di non mantenere le tempistiche promesse.
Per continuare a lavorare senza il rischio di ripercussioni, le aziende sono ricorse allo strumento della “forza maggiore”, che permette ai diversi
operatori logistici di cambiare liberamente i loro servizi, le loro tariffe e procedure per sostenere i costi extra derivanti dalla situazione di emergenza.
Questa situazione di grande difficoltà non colpisce soltanto le aziende logistiche, ma anche la
catena di spedizione. Gli spedizionieri genovesi stanno infatti decidendo se avvalersi delle medesime previsioni di legge, dato che è impossibile garantire i tempi e i costi stabiliti dai contratti con i loro clienti.
Tra le prime categorie ad essere colpite negativamente da questa crisi pandemia sono gli
autotrasportatori che, a causa dei ritardi e dei continui cambiamenti operativi, si trovano in estrema difficoltà.