Nata nel febbraio del 2013,
Iter Segnaletica ha come core business le lavorazioni e le forniture di servizi legati alla sicurezza e alla segnaletica.
Partendo dal
progetto come base del metodo di lavoro, Iter da sempre punta sulla ricerca e sul continuo aggiornamento dei propri prodotti e dei processi, dove la messa in sicurezza è considerata un servizio alla collettività e parte integrante di ogni azienda.
I
rischi in azienda possono essere determinati da circostanze esterne come la
scarsa visibilità, ad esempio: Iter agisce proprio a questo livello del processo.

La
sicurezza non può essere ritenuta “un qualcosa in più” nell’organizzazione aziendale o un mero obbligo che l’azienda è tenuta ad assolvere nei confronti degli istituti di controllo e dei propri lavoratori, ma per essere davvero efficace deve costituirsi parte integrante dell’azienda stessa.
In particolare, le
aziende di logistica sono caratterizzato da molte criticità in tema sicurezza, legate ad esempio al controllo dei flussi logistici, sia nella fase di
gestione e stoccaggio sia nella fase del
trasporto delle merci.
Per far luce su alcune questioni e approfondire approcci e metodi di lavoro, Logisticamente ha intervistato
Emilio Merlo, Direttore tecnico in Iter Segnaletica.
Di che cosa si occupa Iter?
Iter si occupa di prodotti e di servizi che riguardano la
messa a norma delle aree di lavoro attraverso la
segnaletica orizzontale e verticale e complementi necessari alla
messa in sicurezza degli ambienti.
Come si articola il vostro lavoro?
Il nostro lavoro prende avvio dallo sviluppo di un
progetto e, di conseguenza, di una
planimetria che

definisce in modo chiaro l’organizzazione e la funzione degli
spazi.
I nostri progetti sono sempre esecutivi: offriamo un servizio a 360 gradi, ma capita anche di essere solo esecutori, oltre allo staff tecnico, abbiamo nostre squadre attrezzate per la realizzazione dei lavori.
Come coniugare sicurezza, informazione, ma anche design, grafica e cromatismi?
A livello di formati non inventiamo nulla perché sono tutti regolamentati, ma cerchiamo di omologarli e di renderli
chiari, puliti e gradevoli.
Ci sono alcune regole basilari che occorre sempre rispettare: con la segnaletica non bisogna abbondare, metterne troppa non serve, a volte bastano pochi elementi ma significativi e visibili.
Lo scopo è quindi quello di creare un
sistema armonico, facendo sì che le risorse umane recepiscano che la
sicurezza è un valore da veicolare nelle aziende.
Quali tipologie di aziende si rivolgono a voi?
Tutti coloro che hanno esigenza di
comunicare internamente
la sicurezza.
Dalle aziende in genere alle
logistiche, dalla grande distribuzione (parcheggi e logistica) alle imprese di costruzione, così come agli enti pubblici (strade).
Aziende di logistica, aree produttive e di stoccaggio: quali sono le maggiori criticità da risolvere e come interviene Iter?
Le problematiche vengono evidenziate durante i nostri sopralluoghi.

Alcune di queste sono risolvibili tramite il
layout e quindi la planimetria.
Altre riguardano la
manutenzione soprattutto della segnaletica orizzontale: precoce ammaloramento, non perfetta adesione dei materiali al pavimento, scivolosità delle superfici.
Le
baie di carico sono uno dei luoghi dove accadono maggiori incidenti: sono aree di confine dove vi è una grande
interferenza tra risorse interne ed esterne.
Quello che facciamo noi è segnalarle tramite particolari sistemi e annullare le interferenze.
La segnaletica è costituita da segni e dai
segni vengono diffuse determinate
regole a cui bisogna attenersi.
A questo proposito, abbiamo lanciato la campagna “
In alcuni casi, separarsi è meglio”, per far capire che questa interferenza può comportare rischi e pericoli.
Ci racconti alcune applicazioni delle soluzioni Iter in aziende di logistica.

Le applicazioni sono infinite.
Lo scorso anno abbiamo lavorato sull’
Interporto di Bologna tramite lo studio e la realizzazione della segnaletica stradale e di indicazione di tutti le aree comuni.
Siamo molto attivi anche nel campo della GDO: per un altro nostro cliente,
Lidl ad Arcole, abbiamo realizzato in un deposito 30 km di strisce; qui le aree di stoccaggio sono da considerare come vere e proprie città.
La segnaletica è importante sia nelle
aree di stoccaggio sia per separare le corsie pedonali dalla circolazione dei carrelli.
Quali sono i progetti futuri di Iter?
Siamo continuamente alla ricerca di
prodotti nuovi e soluzioni innovative, in un’ottica costante di
crescita e sviluppo.
Sicuramente costruire un nuovo spazio che accolga anche momenti di riflessione interni e di condivisione con i clienti.
Per saperne di più, visita il sito web di Iter.