Il lungo percorso del progetto europeo “INTERMODADRIA – Supporting intermodal transport solutions in the Adriatic area” del Programma comunitario IPA CBC Adriatico, si avvia alla conclusione, che sarà scandita dal meeting finale in programma ad Ancona per i giorni 1-2 luglio.
L’obiettivo di questo progetto – del quale la Regione Marche è capofila e Interporto Marche uno dei partner – è il miglioramento dell’integrazione del trasporto marittimo a corto raggio all’interno delle catene logistiche che attraversano il mare Adriatico e, più nello specifico, quello di fornire il miglior ambiente possibile per l’attivazione dei servizi di trasporto intermodale ferro-mare tra i porti e il loro entroterra.
Al momento, i porti del mar Adriatico presentano livelli diversi di accessibilità alle infrastrutture di trasporto dell’entroterra: anche se i porti e i governi nazionali hanno effettuato notevoli investimenti per incrementare l’accessibilità alla ferrovia e il collegamento alla rete ferroviaria nazionale, attualmente non tutti i porti sono serviti dai servizi e dalle infrastrutture ferroviari, né lo saranno nel medio periodo.
Nel corso del meeting finale, il capofila Regione Marche illustrerà le attività di progetto e darà spazio a tutti i partner per relazionare circa le proprie attività.
Strutturato in cinque linee di attività, il progetto ha l’Interporto Marche fra i suoi 11 soggetti partner.
Interporto Marche si è dedicata alle misure di sostegno all’intermodalità e alla redazione dei report finali relativi ai flussi di traffico, ferry e container, e allo stato del sistema infrastrutturale.
Per il trasporto merci il sistema produttivo delle Marche sceglie per oltre il 95% la gomma, relegando all’1% quello su ferro e a circa il 2,5% quello via mare, cifre che indicano chiaramente come sia necessario un cambio di passo verso l’intermodalità posto che, tra l’altro, la UE ha indicato che entro il 2030 il 30% delle merci viaggi con modalità diverse – modalità più sostenibili – dal tutto gomma.