È questo l’obiettivo del progetto Conad e Cpr System in collaborazione con Alma Mater Università di Bologna, che ha consentito di quantificare il valore della partnership nella supply chain in 12 mila spedizioni e circa 4 milioni di km in meno in un anno, con una riduzione dell’impatto ambientale misurabile in circa 2.600 tonnellate di CO2 equivalente l’anno.
Grazie all’impiego di una piattaforma software innovativa sviluppata dal gruppo di ricerca dell’università basata su modelli di ottimizzazione matematica, è stato possibile contabilizzare con precisione costi, efficienza logistica e impatto ambientale.
In particolare, riconfigurando la rete con l’ausilio dell’ottimizzazione e l’inserimento di Cpr per la rete distributiva Conad dei prodotti freschi a marchio, si sono registrate circa 12.000 spedizioni in meno in un anno (da 37.000 a circa 25.000 spedizioni) con l’avvento del pooling Cpr System, con una movimentazione di alcuni milioni di pallet.
La riduzione dei chilometri percorsi dai mezzi è del 42%, che corrisponde a 4 milioni di chilometri in meno percorsi in un anno, con una riduzione dell’impatto ambientale misurabile in circa 2600 tonnellate di CO2 equivalente l’anno.
Inoltre è resa possibile la misurazione precisa della diminuzione delle emissioni di numerose altre sostanze nocive responsabili dell’effetto serra, dell’eutrofizzazione, dello smog fotochimico, dell’assottigliamento dello strato di ozono e dell’acidificazione, in linea con i protocolli e le linee guida internazionali che normano il life cycle assessment applicato a prodotti e processi industriali.