Premessa
Il trend di mercato per l’e-commerce in Italia indica un aumento delle vendite online al dettaglio (B2C) del 17% nell’ultimo anno.
Questo tasso di crescita è superiore a quello che si registra nei principali mercati europei (Gran Bretagna, Germania, Francia) a conferma degli ampi margini che ha ancora il commercio elettronico in Italia, poiché oggi rappresenta solo il 3,6% del totale dei consumi, contro ad esempio il 15% della Gran Bretagna e l’8% della Germania.
Il boom dell’e-commerce è destinato a trainare anche la crescita e lo sviluppo del settore logistica in Italia.
Con un fatturato annuo complessivo di 77 miliardi di euro, la logistica è già uno dei settori vitali dell’economia italiana.
Fornitori di servizi logistici come TNT, UPS e DHL sono inoltre tra i maggiori soggetti di innovazione nell’ambito del commercio elettronico, con lo sviluppo di soluzioni intelligenti per venditori e clienti.
La sinergia tra i due settori è uno dei dati più interessanti per gli analisti del settore e uno dei grossi trend internazionali, almeno se si guarda ad Amazon e eBay.
I consumatori possono contare in futuro su tempi di consegna sempre più brevi, tipologie di consegna personalizzate e servizi ancora in fase beta come il “predictive shipping” e la consegna tramite droni.
Questo sviluppo contribuisce a rendere lo shopping online una scelta sempre più comoda e smart, e a promuovere fortemente la crescita di settori relativamente nuovi come grocery e arredamento.
Le esigenze dei consumatori italiani e le soluzioni logistiche
La consegna del prodotto al cliente finale è un momento fondamentale nel customer journey dell’acquirente online, in grado di incidere significativamente sul livello di soddisfazione che percepisce rispetto all’intera customer experience.
Ma come si comportano oggi gli e-shopper italiani rispetto ai servizi di delivery?
E quali esigenze non ancora soddisfatte hanno?
Una recente ricerca di Netcomm mostra un chiaro scenario.
Il fenomeno degli acquisti online di prodotti fisici non è particolarmente concentrato: il 26% degli acquirenti più attivi (ovvero coloro che acquistano più spesso prodotti fisici) sviluppa il 56% delle transazioni.
Poco più della metà delle movimentazioni del sistema di delivery sono pertanto generate da circa un quarto degli acquirenti di prodotti fisici.
Considerando tutti gli acquirenti online, il segmento responsabile di più di metà degli acquisti di prodotti fisici copre il 22,8%.
Gli acquirenti online di prodotti fisici utilizzano in maniera predominante il servizio di consegna (circa nel 96% delle spedizioni), mentre si affidano al ritiro presso un luogo fisico stabilito in misura ancora marginale (solo nel 4% dei casi).
La consegna gratuita rappresenta per molti consumatori uno dei principali motivi a favore o contro l’acquisto presso un negozio online.
Idealo ha provato ad analizzare le soluzioni logistiche più diffuse nel settore e-commerce in Italia sulla base di un censimento effettuato su 50 negozi partner che vantano le migliori performance sulla piattaforma di comparazione italiana.
Tra i servizi di spedizioni disponibili in Italia, una delle scelte preferite degli operatori e-commerce è l’azienda BRT Spa, nota anche come Bartolini.
Il 62% dei negozi online presi in esame nello studio ha scelto il corriere espresso italiano per le consegne sul territorio italiano.
Il 26% dei siti e-commerce si affida completamente a Bartolini per le spedizioni: è il caso di importanti marketplaces come Redcoon e Pixmania.
Altri servizi frequentemente adoperati dai merchant italiani sono TNT e UPS.
Nessuno shop tra quelli esaminati, tuttavia, offre agli utenti la possibilità di scegliere l’operatore tramite cui farsi recapitare la merce.
Data la diversificazione dei servizi offerti, il consumatore dovrebbe avere maggior voce in capitolo nella scelta dello spedizioniere di fiducia e delle relative offerte logistiche.
Ordinato oggi, consegnato in giornata.
La consegna same day è la soluzione destinata a mettere l’e-commerce finalmente alla pari con il punto vendita sul territorio.
Si tratta di una tipologia speciale di consegna express disponibile solo in alcune regioni e per determinati CAP.
Anche se il tema è da tempo oggetto di discussione nel mondo dell’e-commerce, solo 3 dei 50 negozi online presi in esame da Idealo – tutti appartenenti al gruppo Banzai – offrono questa modalità di spedizione.
I Locker
Come viene spiegato nel Libro bianco di Netcomm, la legislazione italiana non prevede disposizioni specifiche in materia di locker, in relazione ai quali occorrerà quindi richiamare in via analogica la normativa vigente per casi simili e / o assimilabili.
Rispetto agli attuali utilizzi di questa tipologia di punto di ritiro, il locker potrebbe essere equiparato ad un mero magazzino o deposito merci.
L’ordinamento italiano riconduce tali figure nel novero delle attività “libere”, per l’avvio delle quali è sufficiente presentare una mera segnalazione certificata di inizio attività, la c.d. SCIA, che sostituisce ogni atto di autorizzazione, licenza, concessione, permesso o nulla osta, comprese le domande per l’iscrizione in albi e ruoli.
Una volta presentata la SCIA, l’attività economica può essere avviata con decorrenza dalla stessa data di presentazione all’amministrazione competente.
Le amministrazioni avranno poi 60 giorni per esercitare i controlli ed eventualmente chiedere all’impresa, in mancanza dei requisiti necessari, la rimozione degli elementi pregiudizievoli.
Tuttavia, considerata la mancanza di una disciplina specifica ed unitaria in materia, non si può escludere che talune amministrazioni comunali riconducano anche i locker all’attività commerciale e come tali li subordinino all’impianto autorizzativo previsto per i distributori automatici; si rileva comunque che, in linea generale, anche tali sistemi sono soggetti ad una mera SCIA.
La natura commerciale dei locker potrebbe essere affermata in ragione della presenza di strumenti che consentano il pagamento elettronico presso i locker stessi.
In mancanza di una specifica previsione normativa, non si può escludere che l’introduzione di un sistema di pagamento nei locker possa condurre l’amministrazione competente a dedurre la natura commerciale agli stessi, e dunque subordinarne l’installazione alla relativa disciplina autorizzativa.
In relazione agli aspetti edilizi, l’installazione di locker in edifici esistenti non comporta la necessità di acquisire titoli edilizi specifici.
È invece previsto il titolo edilizio di permesso di costruire nel caso di locker “free standing”.
Inoltre, laddove il locker venisse installato in luogo pubblico, come avviene ad esempio per le edicole, sarà necessaria un’autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico con relativo pagamento di oneri comunali.
In tale ipotesi, peraltro, il titolo edilizio cambierà in funzione della posizione e del tipo di struttura.
L’incertezza del regime autorizzativo ed edilizio riferibile ai locker rende assolutamente auspicabile un intervento regolatorio finalizzato a qualificarne la natura e a prescrivere in termini quanto più omogenei e univoci possibili i titoli e i permessi necessari per la relativa installazione ed utilizzo nelle aree urbane.
Servizi a valore aggiunto per la consegna
Le principali criticità indicate dai merchant ad un maggior coinvolgimento dei fornitori di servizi logistici riguardano l’utilizzo da parte di questi ultimi di modelli logistici tipici dei canali tradizionali, principalmente incentrati nella gestione del magazzino e del trasporto e poco adatti alle specificità delle vendite online.
Secondo lo studio di Idealo, altre problematiche riguardano poi i sistemi informativi messi a disposizione dagli operatori, spesso difficili da integrare e non legati a servizi web-based.
Emerge quindi un’indiretta richiesta di maggiore innovazione da parte dell’offerta logistica, affinché sappia meglio comprendere e servire il mercato dell’e-commerce B2C.
Sono relativamente numerosi gli e-commerce che offrono servizi a valore aggiunto in materia di consegne e spedizioni, come ad esempio la consegna al piano, la consegna serale, al weekend, su appuntamento e con spedizioni multiple (circa il 36% degli shop esaminati offre una delle precedenti opzioni).
I servizi di consegna a valore aggiunto più diffusi in Italia, implementati dal 22% del campione analizzato nello studio, sono la consegna al piano e la consegna su appuntamento.
La consegna nel weekend è adottata solo da 4 merchant su 50 tra gli shop presi in esame.
Modalità ‘Click & collect’
Uno dei trend più interessanti riguarda il ritiro presso un punto vendita fisico, una filiale del negozio online o un punto di ritiro (Pick-Up Point).
In questo modo, i merchant hanno la possibilità di combinare i vantaggi dell‘e-commerce con quelli derivanti da un contatto diretto con i clienti tipico della vendita al dettaglio.
Un impulso decisivo in questo senso è la strategia del Click & Collect, cioè l’acquisto online collegato al ritiro presso l’esercizio commerciale del venditore.
A seconda del modello di business, la merce viene predisposta in loco per il ritiro o consegnata presso una filiale attraverso un normale servizio di spedizione.
Si tratta inoltre di uno degli esempi principali di omnicanalità.
Il 42% dei negozi online presi in esame offre l’opzione pick-up come metodo di consegna alternativo.
Il vantaggio per l’acquirente è rappresentato di solito da una tempistica di evasione dell’ordine più breve e dal risparmio sui costi di spedizione.
I locker risultano invece ancora scarsamente implementati.
L’e-commerce e la ‘consegna green’
Ormai da tempo tra le aziende leader nel settore della logistica si fa strada una crescente attenzione al tema della sostenibilità e dell’ambiente.
Si moltiplicano in questo senso le iniziative volte a ridurre le emissioni di CO2 all’interno della supply chain.
Alcune delle iniziative più note sul tema “Carbon Neutrality” sono i programmi di spedizione eco-friendly promossi da DHL (‘GoGreen‘), UPS (‘UPS Carbon Neutral‘), o Hermes (‘We Do!’).
A fronte di questo nuovo trend ambientalista nell’ambito dei servizi logistici, sorprende che nessuno tra i negozi online considerati nello studio abbia fatto proprio il tema dell’ambiente e della sostenibilità: nessun riferimento ad eventuali opzioni green in materia di trasporti e al rispetto per l’ambiente nella cultura delle vendite online in Italia.
Il futuro della logistica
Il futuro della logistica sta nello sviluppo di soluzioni personalizzate costruite intorno alle esigenze individuali dei consumatori: possibilità di definire fasce temporali per ricevere la merce, tempistiche abbreviate e maggiori alternative per la consegna.
Rivenditori online e spedizionieri sono destinati a lavorare sempre più a stretto contatto per sviluppare opzioni di spedizione sempre più comode e allettanti per gli e-shopper.
Ecco che la scelta del partner logistico diventa di cruciale importanza per posizionarsi nel mercato online con una proposta veloce, flessibile e personalizzata.
Attualmente il settore e-commerce risulta nel complesso ancora poco innovativo in materia di consegna e spedizione.
Gli operatori di logistica, invece, sono già in grado di offrire servizi innovativi per rendere l’invio e la ricezione delle merci più semplici e flessibili.
I merchant che intendono restare competitivi sul mercato digitale e attrarre nuovi clienti dovrebbero essere aperti alle nuove tendenze.
Sarà allora di cruciale importanza:
Infine, se già i maggiori operatori della logistica offrono metodi di trasporto a zero emissioni, lo sviluppo di opzioni di consegna e di imballaggio a ridotto impatto ambientale dovrebbe essere parte integrante dell’e-commerce del futuro.
(Infografica: Idealo)