I dirigibili: la nuova alternativa ecologica per i trasporti dei prossimi decenni.
È quanto dicono i responsabili del Progetto di ricerca internazionale Maat (Multibody Advanced Airship for Transport) che hanno studiato in questi anni un sistema non convenzionale di trasporto mediante dirigibili.
A coordinare il progetto in Italia è Unimore, l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, che attraverso il Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria – sede di Reggio Emilia – ha coordinato gli elementi innovativi destinati a modificare il futuro del trasporto aereo.
Si tratta del sistema di trasporto denominato cruiser-feeder, con un feeder capace di muoversi in verticale in prossimità del suolo che potrebbe ridefinire le nostre abitudini di trasporto, permettendo di decollare all’interno dei centri abitati senza scomodi trasferimenti verso lontani aeroporti.
“Il Progetto – afferma il prof. Antonio Dumas di Unimore, coordinatore del progetto Matt – ha permesso un notevole lavoro tecnologico e scientifico, con lo stesso spirito pionieristico che animava i fratelli Wright o Gianni Caproni o Henry Coanda.
Maat si connota come un progetto di frontiera, un laboratorio di idee, similarmente a quanto è avvenuto negli anni precedenti il primo conflitto, quando sono stati definiti i concetti base degli aerei che tutti conosciamo”.
Il Progetto Maat ha permesso di esplorare inoltre l’evoluzione dei materiali per i dirigibili del futuro così come di ‘inventare’ nuovi sistemi per il recupero termico; infine ha permesso di ridefinire gli spazi e i materiali della cabina in vista di un futuro trasporto a elevato comfort e a misura d’uomo, e di concepire procedure di utilizzo dell’idrogeno ad elevatissimo grado di sicurezza.