Il porto di Barcellona investe nelle infrastrutture, con progetti per complessivi 700 milioni di euro, dei quali oltre il 60% – 430 milioni di euro – da parte di iniziative private, e circa il 40% – 270 milioni di euro – promossi dall’Autorità Portuale e dal Ministero delle Infrastrutture.
Fonti dell’ente portuale evidenziano l’efficacia del modello di collaborazione pubblico-privata del porto del capoluogo catalano, che continua ad attrarre l’interesse degli investitori stranieri.
Spinta dalla esportazioni, l’attività ha resistito alle intemperie della crisi ed è attualmente in fase di ripresa, con il traffico merci aumentato da gennaio a ottobre del 9% rispetto allo stesso periodo del 2013, mentre quello passeggeri ha subito nello stesso periodo una flessione del 3,8%.
Tuttavia, quello di Barcellona continua a essere il quarto porto del mondo per traffico di crocieristi e il primo in Europa.
Secondo il rapporto JOC Port Productivity, è il terzo scalo più produttivo d’Europa, dietro quelli di Bremerhaven, in Germania, e di Rotterdam in Olanda.