Premessa
Il tema è l’imballaggio in legno, il libro è quello realizzato da ConLegno, che in modo esaustivo affronta il tema dello standard ISPM-15, ovvero lo standard internazionale per le misure fitosanitarie in questo settore.
Dotarsi di questo standard è stato necessario perché con la globalizzazione e con l’intensificarsi degli scambi commerciali fra i vari Paesi, talvolta il materiale da imballaggio in legno ha rappresentato un canale di introduzione e di diffusione degli organismi nocivi.
Per diminuire il rischio di possibili infestazioni sono state quindi introdotte alcune misure fitosanitarie per evitare possibili impatti economici ed ambientali sul patrimonio forestale mondiale.
Lo standard di cui parliamo rientra nelle disposizioni del cosiddetto IPPC – International Plant Protection Convention: si tratta di un trattato multilaterale creato apposta per regolamentare le importazioni che potrebbero avere un impatto negativo sullo stato di salute delle foreste e dei raccolti, attraverso un’armonizzazione delle normative.
Per regolamentare le importazioni tramite imballaggi in legno, l’ICCP ha creato uno standard, ISPM-15, che descrive le misure fitosanitarie per attenuare il rischio di introduzione e/o diffusione di organismi nocivi attraverso il materiale da imballaggio in legno grezzo di conifere e latifoglie, utilizzato nel commercio internazionale.
La Fao – l’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura – ha registrato il marchio dell’ISPM-15 nel 2003 e inizialmente vi hanno aderito 118 Paesi, compresi gli Stati Uniti. Attualmente il numero dei Paesi firmatari è di 177.
Nella prefazione è lo stesso Mario Catania, Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, a spiegare come l’Italia abbia raccolto la sfida che questo standard ha costituito per tutte le Organizzazioni nazionali di protezione delle piante.
“Nel nostro Paese – afferma il Ministro – abbiamo ipotizzato di coinvolgere direttamente, oltre alla Pubblica amministrazione, le Associazioni di categorie, organizzando una gestione integrata del sistema nazionale.
Identificare i requisiti dei soggetti gestori, che liberamente si dotano di un proprio regolamento tecnico, di un proprio marchio ed utilizzano enti terzi indipendenti per i necessari controlli, e al contempo mettere l’intero sistema sotto la sorveglianza in tempo reale del Servizio Fitosanitario Nazionale, ha permesso da un lato di mantenere la responsabilità in capo all’Autorità nazionale, così come previsto dallo Standard, e dall’altro ottenere il giusto grado di flessibilità e rapidità di azione per contrastare le non conformità ed effettuare i necessari correttivi”.
Il Consorzio Servizi Legno-Sughero è stato scelto da luglio 2005 come Soggetto Gestore del Marchio IPPC/FAO per l’ISPM-15 in Italia, con il Comitato Tecnico Fitok.
Nella prefazione di ConLegno, il Consorzio spiega che “grazie a questo riconoscimento si è lavorato in questi anni in stretta collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, i Servizi Fitosanitari ed il settore industriale/artigianale per approfondire le tematiche inerenti lo standard ISPM-15”.
Gli sforzi di ConLegno sono testimoniati da questo libro tecnico, che per primo ha tradotto in italiano lo standard ISPM-15, grazie al Comitato Tecnico FITOK, approfondendo a 360 gradi tutti gli aspetti legati agli imballaggi di legno ed al trattamento fitosanitario.
Partiamo dunque dall’inquadramento storico-normativo dell’ISPM-15.
In questa sezione ConLegno spiega che il 1° gennaio 1995 è la data fondamentale che ha segnato una nuova fase per le relazioni nel commercio internazionale.
Quel giorno, infatti, il cosiddetto GATT – Accordo Generale sulle Tariffe e il Commercio – è stato trasformato nel WTO, l’Organizzazione Mondiale del Commercio.
È stato il WTO a regolamentare il commercio di vegetali e dei prodotti vegetali, attraverso un accordo sulle misure sanitarie e fitosanitarie, chiamato SPS – Sanitary and PhytoSanitary agreement.
La IPPC, la convenzione stipulata per garantire un’azione efficace e coordinata per prevenire e tenere sotto controllo l’introduzione e la diffusione di patogeni dei vegetali e dei prodotti vegetali, ha emanato 36 standard per le misure fitosanitarie, chiamati ISPM – International Standards for Phytosanitary Measures.
Questi standard sono il linguaggio comune, la metodologia condivisa ed accettata a livello internazionale a cui ogni Paese fa riferimento.
L’ISPM numero 15, “Regolamentazione del materiale da imballaggio in legno nel commercio internazionale”, è lo standard fondamentale per il settore dell’imballaggio in legno, a cui è strettamente collegato un altro standard ISPM, il numero 28 “Trattamenti fitosanitari per organismi nocivi regolamentati”.
Nel secondo capitolo viene spiegato che il marchio IPPC/FAO serve a garantire che l’imballaggio di legno è stato sottoposto ad uno dei trattamenti approvati dall’IPPC.
In questo modo si crea un sistema di controlli dell’imballaggio di legno non più basato su carta, bensì più facile, rapido e visibile.
Le Organizzazioni Fitosanitarie Nazionali – NPPO – accettano il marchio come base per autorizzare l’ingresso del materiale da imballaggio di legno, senza ulteriori requisiti specifici.
La prima edizione dello standard ISPM-15 è rimasta invariata dal 2002 al 2009, anno in cui sono state apportate alcune revisioni, con l’introduzione di requisiti come quelli di corteccia, della marcatura IPPC/FAO, del riutilizzo, riparazione e rilavorazione.
Anche la stessa denominazione dello standard è cambiata: da “Linee guida per la regolamentazione del materiale da imballaggi di legno nel commercio internazionale” a “Regolamentazione del materiale da imballaggi di legno nel commercio internazionale”.
L’ultima revisione è stata fatta nell’aprile del 2012, quando sono stati introdotti alcuni requisiti tecnici minimi degli impianti di sia termici che di fumigazione.
Quest’ultimo non è più utilizzabile da marzo 2010, quando in tutta Europa è stato vietato il bromuro di metile (MB).
Nella sezione “Sistema di Certificazione ISPM-15: inquadramento generale”, viene spiegato che, ai fini dello standard, la produzione di materiale da imballaggio di legno segue cinque fasi: la fabbricazione, il trattamento, la marchiatura, il caricamento con fardaggio/dunnage e la riparazione – riutilizzo – rilavorazione.
Nonostante esista uno standard internazionale, ogni singola Organizzazione dei Servizi Fitosanitari Nazionali è libera di emettere proprie regole.
Questo aspetto porta ad un’applicazione dell’ISPM-15 a livello mondiale molto differente fra i vari Paesi.
È comunque responsabilità di tali organizzazioni nazionali garantire che siano state messe in atto tutte le regole e le procedure per garantire lo standard, che vanno dal monitoraggio delle imprese coinvolte, alla modalità di marchiatura, alla corretta applicazione del marchio IPPC/FAO, fino ad adeguati protocolli di ispezione.
Le verifiche di requisiti minimi riguardano gli impianti di trattamento termico e di trattamento di fumigazione.
Con la revisione in corso dell’Allegato 1 dell’ISPM-15 è compito infatti delle NPPO la verifica dei requisiti degli impianti di trattamento dal punto di vista tecnico/costruttivo.
È stato definito che i trattamenti devono essere eseguiti prima della marchiatura, ma questo aspetto viene considerato in modo diverso da Stato a Stato: mentre è vietato in alcuni Paesi, in altri è consentito.
In Italia questa possibilità viene concessa, ma la procedura è soggetta ad una dettagliata tracciabilità fitosanitaria e al controllo da parte del Soggetto Gestore tramite Enti terzi ispettivi.
Le ultime sezioni offrono una dettagliata casistica di marchi a seconda del Paese, e specificano in cosa consista la revisione in corso.
Secondo ConLegno si tratta di una revisione fondamentale, che rappresenta un passo fondamentale nell’applicazione a livello internazionale dello standard, per l’introduzione dei requisiti minimi sia degli impianti di trattamento “HT” e “MB”, sia delle modalità di rilevamento della temperatura negli impianti di trattamento termico e di fumigazione.
È possibile scaricare i capitoli del libro al link http://www.conlegno.org/it/comitati-tecnici/fitok/ispm-15-e-fitok
ConLegno, il Consorzio che tutela il patrimonio forestale
ConLegno è un Consorzio privato senza scopo di lucro, nato con l’intento di tutelare il patrimonio forestale e la biodiversità, favorendo l’impiego del legno, dalla materia prima all’imballaggio.
Dal 2005 ConLegno è riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali per la gestione delle tematiche fitosanitarie legate all’imballaggio in legno.
Il Consorzio promuove la qualità delle imprese e dei prodotti del comparto legno.
Oltre ad organizzare corsi di formazione, ConLegno collabora con Enti pubblici e privati per realizzare azioni comuni di regolamentazioni tecniche e di qualità; controlla, in collaborazione con gli Enti preposti, il rispetto da parte delle imprese consorziate di specifiche normative italiane, comunitarie, o internazionali; partecipa assieme ad altri consorzi, società o enti e aderisce ad organismi nazionali ed internazionali per valorizzare l’attività dei consorziati.
Istituisce Comitati tecnici e compie tutte le operazioni, attività o iniziative, che siano utili alla realizzazione delle proprie finalità.