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Unescap: il Data base che misura il “Logistic Divide”.
Spesso per i paesi poveri è più difficile commerciare fra di loro.


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Unescap: il Data base che misura il “Logistic Divide”.

14 Febbraio 2013

Un database messo online dalla Banca mondiale e dalla Commissione economica e sociale delle Nazioni Unite per Asia e Pacifico (Unescap) permette di misurare il “logistic divide” fra le nazioni.

Con semplici grafici è possibile visualizzare il costo relativo del trasporto di merci fra due paesi.

Obiettivo? Aiutare i governi a localizzare le aree in cui i costi del commercio sono alti e a ridurre le barriere che li rendono tali.

I dati, infatti, mostrano situazioni paradossali, dovute al differente livello di sviluppo dei sistemi logistici dei vari paesi.

Ad esempio, per la Tunisia è molto più costoso scambiare manufatti con un paese vicino come l’Algeria piuttosto che con la Francia.

Alcuni dati riguardanti l’Italia mostrano che per il nostro paese gli indici migliori sono con i partner europei, ma che i costi per l’import-export con la Germania sono più bassi (44 punti, fra prodotti agricoli e manifatturiero) rispetto a Francia (47 punti) e Spagna (62 punti).

Rispetto alla sponda meridionale del Mediterraneo, gli scambi filano lisci con la Tunisia (63 punti) un po’ meno con l’Egitto (100), che comunque è posizionato meglio rispetto a Algeria (101) e Marocco (105).

I valori si basano su un indice elaborato nel 2009 da Dennis Novy e basato sul cosiddetto modello della gravità inversa (“inverse gravity model”).

L’indice è una media dei costi dell’invio della merce fra due paesi, in entrambe le direzioni, e tiene conto di fattori come ad esempio la distanza, le tariffe, le agevolazioni al commercio, l’esistenza di una lingua comune, l’esistenza di hub marittimi e aerei.

Il dato più evidente è che spesso per i paesi poveri è più difficile commerciare fra loro, anche se sono confinanti, rispetto a paesi più distanti ma più ricchi.

Inoltre risulta che fra il 1995 e il 2010 i paesi in via di sviluppo abbiano fatto meno progressi nel ridurre i costi rispetto a quelli sviluppati.





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