Dalla Piattaforma logistica di Valle Ufita, Coldiretti chiede spazio per il settore dell’agroalimentare tramite il suo presidente Francesco Vigorita che sottolinea la necessità di creare le condizioni “per offrire ulteriore sviluppo e sbocchi di mercato.
Siamo nel pieno di una crisi economico-sociale che investe fortemente anche l’agricoltura. Per questo settore – spiega Vigorita – si fa sempre più pesante e critica la debolezza della parte produttiva all’interno della filiera agroalimentare, dove al produttore va solo il 17 per cento del valore aggiunto che si realizza e dove sono altre componenti a fare la parte de leone”.
La Coldiretti evidenzia che il settore sconta anche l’assalto selvaggio e incontrollato di prodotti provenienti dall’estero e spacciati come italiani e che sfruttano l’ “italian sounding” per fare concorrenza sleale ai veri prodotti italiani.
E’ stato calcolato che il falso “made in Italy” agroalimentare fattura ogni anno circa 60 miliardi di euro e che il suo contrasto e la contemporanea promozione del vero made in Italy potrebbe rappresentare una importante leva competitiva per la ripresa del nostro Paese.