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Indesit non chiude e si riorganizza.
Presentata al Mise una proposta di adeguamento del polo logistico di 15 mila metri quadrati e un rafforzamento del Centro di innovazione.


Outsourcing

Indesit non chiude e si riorganizza.

3 Luglio 2012

La Regione Piemonte trova un accordo con Indesit per coprire i tre mesi di cassa mancanti e permette così all’azienda di non chiudere.

Lo stabilimento interessato non dovrà così chiudere i battenti il prossimo 12 luglio, ma potrà proseguire la produzione fino ad ottobre.

Questi mesi di respiro serviranno, inoltre, a cercare una soluzione che consenta la reindustrializzazione del sito e la ricollocazione dei lavoratori.

Sono queste le decisioni emerse dopo le trattative al Mise, dove l’azienda ha presentato la sua proposta: un piano che prevede un nuovo polo per la logistica e il rafforzamento del Centro di innovazione e «strumenti innovativi di politiche attive del lavoro finalizzati al ricollocamento incentivato dei lavoratori presso altre aziende».

Il nuovo Polo per la logistica – si spiega – potrebbe portare un movimento di merce pari a 600 mila prodotti l’anno, servendo Italia e i principali Paesi dell’Europa occidentale, e potrebbe dare occupazione lavorativa a 34 persone.

Servirà, però, un’adeguamento della struttura di 15 mila metri quadri e a questo proposito è stato previsto un investimento per 700 mila euro, che comprenderà al suo interno anche una formazione di un personale dedicato.

Per quanto riguarda, invece, il Centro di innovazione, ricerca e sviluppo delle lavastoviglie potrebbe contare su un aumento della forza lavorativa fino a 53 persone e concentrerebbe la ricerca sui fenomeni della termodinamica, sulla chimica del lavaggio, sull’ergonomia e usabilità e sull’elettronica e controlli.





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