Hercules Haralambides, presidente dell’Autorità portuale di Brindisi, intervistato da ‘Il Nautilus’, si sofferma sulla tematica di sviluppo del porto di Brindisi.
Impegnato negli obiettivi di incremento del commercio e del trasporto marittimo che vede coinvolta l’area e di una sua crescita generale, racconta l’importante realtà del Mediterraneo nei suoi punti forti e nelle sue lacune.
“La posizione geografica è una delle caratteristiche più importanti – afferma il professor Haralambides – come pure la distanza breve tra la zona portuale e la zona industriale, e soprattutto tra l’aeroporto e le banchine”.
Il porto di Brindisi, oltre a svolgere un’importante attività turistica e per la nautica da diporto media e grande, in quello che viene definito “porto medio” presenta infrastrutture che si prestano per le navi ro-ro e ro-pax e con aree utili ai servizi per queste tipologie di navi e merci.
In chiave logistica “Brindisi, con tutta la sua area retroportuale – afferma Haralambides – può impegnarsi per ottenere una proficua differenziazione di valore rispetto ad altri porti pugliesi e dell’Adriatico”.
Un tema, questo, che ha portato lo stesso presidente a confrontarsi con il presidente dell’ASI, Rollo, il quale ha condiviso pienamente la posizione.
Il confronto con obiettivi di crescita che si snodano fra tutte le molteplici attività del porto, è stato portato sul tavolo anche della Regione Puglia, proponendo in un’ottica di condivisione uno sviluppo portuale in chiave “sistematica” di territorio.
Presidente, imprese e amministrazioni locali, geograficamente connesse al porto, devono lavorare insieme, solo così facendo si può ottenere un pieno sviluppo dell’area che comprenda una coesione di tutte le attività che la caratterizzano dall’interno.
Su questa linea, la novità di questi giorni è che l’Autorità portuale di Brindisi sarà a Miami per il Cruise Shipping Miami 2012, dove “avremo l’opportunità di mostrare il nostro prodotto a buyer internazionali” conclude il presidente Haralambides.