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Fotovoltaico, magazzini: l’investimento conviene non solo all'ambiente
Direttamente connesso alle tematiche ambientali è anche, ovviamente, l'approvvigionamento di energia.


Logistica Sostenibile

Fotovoltaico e magazzini: un investimento che conviene… non solo all’ambiente

13 Dicembre 2010

Le questioni inerenti alla salvaguardia dell’ambiente sono sempre più presenti in molti aspetti della nostra vita quotidiana: raccolta differenziata dei rifiuti, limitazioni al traffico nei centri urbani, incentivi e sgravi fiscali per l’acquisto di un veicolo in regola con le ultime normative anti inquinamento, eccetera.
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irettamente connesso alle tematiche ambientali è anche, ovviamente, l’approvvigionamento di energia, che dovrà progressivamente privilegiare le fonti rinnovabili allo scopo di diminuire l’immissione di gas serra nell’atmosfera.

Sebbene si tratti di una soluzione non risolutiva, e sebbene ci siano alcuni problemi causati dalla scarsità della materia prima, il silicio, questo è un momento favorevole per il fotovoltaico: sia nell’UE, in cui il mercato trainante continua ad essere quello tedesco (in Germania è localizzata circa l’86% di tutta la potenza fotovoltaica dell’UE), sia a livello mondiale.
Anche il mercato italiano si sta finalmente aprendo: il Decreto di incentivazione emanato il 28 luglio 2005 ha costituito un boom imprevisto, con richieste di incentivazione per circa 1670 MWp.

Il decreto 19 febbraio 2007

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 45 del 23 febbraio 2007, il nuovo decreto ministeriale (Decreto 19 febbraio 2007, Criteri e modalità per incentivare la produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare, in attuazione dell’articolo 7 del D.Lgs. 29 dicembre 2003, n. 387) introduce alcune modifiche rispetto alla normativa precedente, come ad esempio l’ammissione all’incentivo dopo l’entrata in esercizio, una maggiore articolazione delle tariffe, l’abolizione del limite annuale di potenza incentivabile, l’introduzione di un premio sulla tariffa in caso di uso efficiente dell’energia.
Dal momento che i beneficiari sono le persone fisiche o giuridiche con impianti fotovoltaici in esercizio entro il 31 dicembre 2008 di potenza nominale non inferiore a 1 kW, varrebbe la pena di chiedersi se una eventuale applicazione del fotovoltaico alla logistica (es. nei magazzini) possa diventare un buon investimento, oltre a costituire una scelta in direzione della salvaguardia dell’ambiente.
Alla luce della nuova normativa, proviamo a fare esempi concreti grazie alle risposte di Enzo Cortesi, di CCLG, azienda che si occupa di elettricità nel settore civile-industriale e nautico.

Intervista con Enzo Cortesi di CCLG

Ci parli dell’energia “alternativa” e degli impianti fotovoltaici
Oggi studiare soluzioni alternative per la produzione di energia non è solamente un ambito da esplorare con curiosità, ma una strada indispensabile da percorrere, se abbiamo a cuore la conservazione dell’ambiente in cui viviamo.
Di fronte al problema indiscutibile della scarsità delle materie prime che producono energia (il petrolio in primis) e del loro possibile esaurimento nel giro di 60/70 anni e dell’inquinamento in perenne crescita, la ricerca di fonti energetiche compatibili con l’ambiente è una scelta obbligata.
Noi, come CCLG, abbiamo investito con forza in tecnologie e risorse umane sul fotovoltaico, che riteniamo una risposta seria e cosciente per avviare i primi passi verso una mentalità nuova che valorizzi la vita umana in tutte le sue componenti, quali l’individuo, le attività umane e l’ambiente di vita circostante.
L’impianto fotovoltaico, che presenta una struttura a moduli, installata in maggior numero dei casi su coperture o tetti in posizione tale da essere facilmente irradiata, è un sistema che permette di convertire l’energia solare in energia elettrica utilizzando la proprietà di alcuni materiali, come il silicio
La luce solare, trasformata in corrente continua e successivamente in corrente alternata tramite “inverter”, potrà essere utilizzata per le utenze tradizionali o per essere immessa nella rete elettrica.

Quanto costa un impianto per un magazzino ad esempio che va dai 5 ai 10.000 mq?

Un capannone industriale di queste dimensioni necessita di un impianto fotovoltaico da 50 Kw, in grado di produrre annualmente circa 60.000 kWh.
Per quanto riguarda i costi è necessario considerare contemporaneamente l’investimento dell’impianto e gli incentivi che lo Stato mette a disposizione.
Da Febbraio di quest’anno è stato riattivato il Conto Energia, più snello e meno burocratizzato del precedente: tramite tale incentivo persone fisiche, aziende, enti pubblici e unità condominiali hanno la possibilità di rivendere energia al gestore per 20 anni con importi, per ogni kW prodotto, da 0,36 a 0,49 centesimi (la variante di incentivo dipende dalla tipologia e dalla potenza dell’impianto).
Per questo motivo l’investimento complessivo per la realizzazione di impianto fotovoltaico da 50 kW, che si aggira attorno ai 265.000 euro, non fa certo paura

Quali sono i tempi di ammortamento dell’impianto?

Alcuni semplici dati possono chiarirci meglio il piano finanziario dell’investimento: per un impianto come quello ora descritto, l’incentivo per kWh è di 0,40 euro, mentre il risparmio in bolletta (sempre per ogni kWh) è pari a circa 0,12 euro. Da questi dati si desume che annualmente il ricavo (fra incentivo e risparmio) è pari a 31.200 euro (0,40 + 0,12 euro x 60.000 kWh): considerati mediamente 20.000 euro di costi di manutenzione dell’impianto e circa 70.000 euro di oneri finanziari, l’investimento verrà ammortizzato in 11 anni.

Quali vantaggi/benefici (risparmi) si possono trarre realizzando un impianto fotovoltaico?

I benefici sono di due tipi, entrambi importantissimi: in primo luogo la produzione di energia tramite fotovoltaico ci permette di risparmiare in termini di emissioni di CO2 in atmosfera (ben 42.300 kg annui su un impianto come quello citato in precedenza).
In secondo luogo l’investimento presenta anche vantaggi economici alquanto interessanti: si è detto che il break even point si raggiunge all’11° anno, quindi nei rimanenti 9 anni previsti dal contratto Conto Energia verrà prodotto un significativo utile.
Considerate le già citate spese di manutenzione e di oneri finanziari, l’investimento produrrà un utile netto di circa 269.000 euro.

Ci sono difficoltà burocratiche che ostacolano la realizzazione di impianti di questo tipo?

Direi proprio di no: il nuovo Conto Energia, previsto con il Decreto del 19/02/2007, riduce al minimo (rispetto alla versione precedente) gli adempimenti burocratici necessari per accedere agli incentivi.
In sostanza un privato o un’azienda, una volta terminati i lavori di installazione dell’impianto, tramite apposita domanda, hanno tempo 60 giorni per richiedere l’attivazione del Conto Energia: la nostra azienda, comunque, accompagnando il cliente dalla fase progettuale fino all’operatività dell’impianto, si occupa direttamente di tutti gli adempimenti, compreso l’attivazione degli incentivi.

Quanto dura, in media, un impianto di questo tipo?

La vita media di un impianto fotovoltaico si aggira intorno ai 30 anni.
Ciò permette di continuare a risparmiare anche dopo il termine ventennale del contratto Conto Energia.
Se ripensiamo all’impianto da 50 kW descritto in precedenza, emerge un altro fattore interessante: se fra il 20° ed il 30° anno di vita non sono più attivi gli incentivi, rimane valido il risparmio in bolletta, che è quantificabile in ulteriori 60.000 euro, anche prevedendo un calo delle performance dell’impianto stesso nell’ultimo periodo di vita.

Perché le aziende dovrebbero investire in strutture fotovoltaiche?

Per due motivi: il bene dell’ambiente in cui sono collocate ed il bene delle loro tasche: destinare risorse alle energie rinnovabili, dati alla mano, è un investimento economico redditizio e specialmente, cosa non secondaria, sicuro.

CCLG da oltre trenta anni si occupa con successo di “elettricità”, progettando e realizzando impianti in ambito civile, industriale e nautico.

La crescita dell’azienda è stata vertiginosa: da una struttura di carattere prettamente artigianale che ha caratterizzato la fase pionieristica, oggi CCLG si presenta come vero e proprio gruppo industriale con oltre 120 addetti, una flotta di circa 30 automezzi ed una capillare presenza di cantieri in tutto il territorio nazionale ed anche all’estero.

Per raggiungere l’eccellenza nei servizi, l’azienda si articola in 5 divisioni (impianti elettrici civili e industriali – quadristica nautica – energie rinnovabili – domotica – automazione per la nautica) con un unico obiettivo: la piena soddisfazione del proprio cliente.

Per questo ogni attività, dal più banale intervento fino al più complesso impianto industriale, viene curata con la massima professionalità dalla progettazione alla realizzazione.

In CCLG, inoltre, non c’è spazio per soluzioni standard: ogni progetto viene customizzato sulle effettive esigenze del cliente per offrire efficaci risposte personalizzate.

Ultimo plus, ma non meno rilevante, il rispetto per l’ambiente: ogni progetto firmato CCLG viene curato per un utilizzo intelligente dell’energia finalizzato al risparmio energetico ed alla compatibilità con l’ambiente circostante.

 





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