Il settore dei trasporti aerei sta uscendo da un periodo difficile,
iniziato nel 2001, a causa della minaccia terroristica e dell’infelice
congiuntura economica mondiale. La tendenza riguarda non solo il
trasporto passeggeri, ma anche la movimentazione di merci. Stime della
società Boeing indicano che nei prossimi venti anni il trasporto merci
via aerea nel mondo potrebbe raggiungere e anche superare i tassi di
crescita medi annui registrati alla fine degli anni Novanta (6-7%).
In Italia i dati del traffico dell’anno scorso confermano queste
previsioni: l’incremento di traffico cargo rispetto al 2002 è stato del
7,1%, ben superiore a quello medio dei principali aeroporti europei
(1,6%). Nonostante queste cifre lascino supporre un quadro molto
positivo e già soddisfacente, ci sono ancora ampi margini di
miglioramento.
Molti beni prodotti in Italia sono trasportati per via aerea, essendo
merci ad alto valore aggiunto e di volume limitato (moda, alimentari,
parti di ricambio…), spesso destinati a mercati lontani (Estremo
Oriente, Nordamerica). Ma attualmente la maggior parte delle merci
italiane trasportate per via aerea viene imbarcata in aeroporti non
italiani, raggiunti in “aviocamionato”. Uno dei principali ostacoli
all’utilizzo degli scali italiani è la mancanza di piattaforme
logistiche e di collegamenti. Vediamo come si stanno attrezzando per
rispondere alla situazione i due maggiori hub italiani.
Nel 2003 a Malpensa sono state movimentate circa 306.625 tonnellate di
merci, con un incremento rispetto al 2002 intorno al 9,3 per cento.
Risultati incoraggianti che confermano la presenza di un trend positivo
nel settore e soprattutto le potenzialità di attrazione di traffico
dello scalo milanese. Gli spazi logistici si stanno sviluppando su due
fronti: la Cargo City, gestita da MLE, in prima linea; a distanza di
poco più di un chilometro, a Lonate Bozzolo, sorgerà invece l’Avioport
Logistics Park.
Cargo City nasce con l’obiettivo di integrare al suo interno molti
servizi che oggi sono distribuiti sul territorio, incluso uno scalo
ferroviario. Sono in via di realizzazione importanti servizi di supporto
quali una piattaforma informatica (Cargo Community System) a cui
potranno connettersi tutti gli operatori del settore (Compagnie aeree,
Spedizionieri, Dogana, e Handlers), al fine di ottimizzare la gestione
dei flussi informativi e delle diverse transazioni. Non mancano servizi
commerciali quali bar, mensa, banche, posta, parcheggi custoditi.
Alcuni operatori sentono la necessità di disporre di strutture e
superfici più ampie: sembra dunque esistere anche lo spazio per un parco
logistico in seconda linea, l’Avioport Logistics Park. Quando Avioport
SpA concepì il progetto, alcuni anni fa, queste condizioni non c’erano
ancora e la scelta fu rischiosa ma motivata da una grande fiducia in
Malpensa. Il nuovo polo logistico – direzionale comprenderà tre edifici
ad uso ufficio e quattro ad uso magazzino, situati all’interno di
un’area di servizi logistici dedicati, per una capacità di 45 mila mq.
L’aeroporto di Fiumicino si trova in una situazione più critica: il
traffico merci negli ultimi anni ha mostrato una tendenza costante al
declino e nei primi mesi dell’anno si sono verificati gravi disagi, a
seguito di un inatteso aumento di attività. Nel mese di agosto comincerà
lo spostamento dell’attività merci dalla vecchia zona nella parte ovest
al nuovo Cargo Building a est, con l’obiettivo di raggiungere la piena
efficienza operativa entro la fine dell’anno. L’area complessiva della
nuova struttura è tre volte maggiore rispetto a quella attuale. Inoltre
sono state previste 11 celle frigo per un totale di 600 mq e otto
postazioni da 20; sono stati acquistati nuovi mezzi per la
movimentazione delle merci; verrà adottato il sistema operativo e
informatico creato per Malpensa; anche l’attività promozionale e
commerciale verrà curata più attentamente.