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City Logistics: la politica dei “piccoli passi”
Per difendere le città da smog e congestione del traffico non sempre sono necessari interventi radicali. Anche la politica dei "piccoli passi" può apportare miglioramenti.


Logistica Sostenibile

City Logistics: la politica dei “piccoli passi”

13 Dicembre 2010

Ormai da anni l’inquinamento e la congestione del traffico soffocano le città europee e la situazione sembra aggravarsi di giorno in giorno.
Occorre intervenire in fretta. Ma come?
Tre metropoli europee, Londra, Parigi e Copenaghen hanno affrontato il problema della distribuzione urbana delle merci adottando la cosiddetta politica dei “piccoli passi“, ossia attuando modesti interventi che, sebbene non risolvono definitivamente il problema, apportano notevoli benefici.
Una politica che non richiede ingenti investimenti e che non preclude alle autorità la possibilità, un domani, di intervenire in maniera più radicale.

Londra

E’ indubbio che lo sviluppo di buona parte del territorio londinese in “aree specializzate” (zone dedicate agli affari, al commercio, allo svago, aree residenziali, …) ha consentito e consente tuttora a questa città di affrontare il problema della distribuzione delle merci nel centro urbano con grande tranquillità.
Infatti, a parte una realtà in continua crescita rappresentata dalla consegna notturna delle merci, l’unica regolamentazione alla distribuzione urbana è costituita dall’istituzione di determinate fasce orarie di circolazione dei mezzi pesanti (che variano da zona a zona).
Per quanto riguarda la riduzione dell’inquinamento e della congestione del traffico nelle aree centrali, l’autorità competente ha messo in atto un duplice intervento: da un lato ha limitato il numero dei parcheggi (dal 1958 al 1971 i parcheggi nell’Inner London sono stati ridotti da 63.000 a 30.000) e la durata delle soste (al massimo 2 ore) e dall’altro ha istituito un sistema di tariffazione pubblica oraria piuttosto elevata (da 1 a 3 sterline/ora secondo l’area interessata) che coinvolge anche i residenti.
A conferma della grande attenzione che le autorità rivolgono al traffico privato, dal febbraio 2003 nella zona compresa tra Piccadilly Circus e Oxford Street è diventato operativo un sistema di tariffazione detto London Congestion Charging.
L’area in questione è controllata ogni giorno da 800 telecamere ed il pedaggio, da versarsi entro le 22.00, è di 5 sterline (10 entro le 24.00).
Per l’automobilista che paga dopo le 24.00 la multa è di 80 sterline (120 €) che diventano 40 se salda entro 14 giorni e che salgono a 120 se salda dopo più di 28 giorni.
Un anno di applicazione del London Congestion Charging ha permesso di:
– ridurre il traffico nell’area centrale del 15%;
– diminuire i tempi necessari per spostarsi nella ZSP (zona soggetta a pedaggio) del 14%;
– ridurre i ritardi prodotti dal traffico nella ZSP del 30%;
– diminuire le infrazioni in modo costante e, grazie alla minor congestione, ridurre del 60% i tempi di attesa dei mezzi pubblici.

Parigi

Grazie ad un sistema di trasporto pubblico molto capillare ed efficiente, nessuna area del centro urbano di Parigi è chiusa al traffico privato e pochissime sono le zone pedonalizzate.
L’unica limitazione riguarda la durata delle soste che, nella cosiddetta zona bleu (centro storico + alcune aree periferiche) può raggiungere al massimo un’ora.
Relativamente al trasporto commerciale, la distribuzione delle merci su alcuni assi di traffico principali è vietata dalle 7.30 alle 9.30 e dalle 16.30 alle 19.30.
Inoltre, per ridurre al minimo la sosta dei mezzi commerciali nella zona bleu, è norma che i trasportatori effettuino le consegne “sulla soglia” degli esercizi e che i destinatari controllino la merce nel più breve tempo possibile.

Copenaghen

Uno dei mezzi di trasporto maggiormente utilizzato a Copenaghen è la bicicletta: quasi il 100% delle strade è fornita di piste ciclabili e in tutta la città sono disseminati parcheggi che forniscono le biciclette in uso gratuito.
Relativamente al trasporto merci un’indagine del 1996 rilevò un dato preoccupante: il 55% dei 3.500 mezzi pesanti che ogni giorno circolavano nel centro città, viaggiava con un tasso di carico inferiore al 20%.
Per migliorare questa situazione nel 1998 iniziò la fase sperimentale (terminata nel 2000) di un progetto al quale parteciparono volontariamente 80 trasportatori che, a fronte dell’uso esclusivo di 10 aree di carico/scarico, si impegnarono a garantire un tasso di riempimento medio per veicolo del 60% e ad utilizzare mezzi con motori di età inferiore agli 8 anni.
Grazie ai buoni risultati ottenuti, nel 2002 fu avviata la sperimentazione dello schema obbligatorio del progetto (City Goods Ordinance) della durata di 2 anni.
Tutti i veicoli con capacità superiore a 2,5 ton. potevano circolare nel centro storico solo se forniti di uno tra i seguenti certificati:
Certificato Verde (valido per i 2 anni di sperimentazione – 43 €) che consentiva di usufruire di piazzole di carico/scarico riservate;
Certificato Giallo (valido per 6 mesi – 43 €) richiedibile da chi non poteva ottenere il certificato verde;
Certificato Rosso (valido per un giorno – 7 €) richiedibile da chi circolava in città saltuariamente.

Ad oggi non sono ancora disponibili i risultati definitivi di questa sperimentazione.





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