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Logistica agroalimentare: il progetto Disco rivoluziona tracciabilità e packaging
Temperature, vibrazioni e umidità sotto controllo grazie a sensori e simulazioni ambientali avanzate


Packaging

Logistica agroalimentare: il progetto Disco rivoluziona tracciabilità e packaging

24 Luglio 2025

Fino al 13% degli alimenti viene perso prima di arrivare sugli scaffali. A denunciarlo è la FAO, sottolineando come i maggiori colpevoli siano interruzioni della catena del freddo, imballaggi inadeguati e mancanza di coordinamento tra i vari attori della supply chain. In un settore complesso come quello agroalimentare, la logistica rappresenta non solo un costo ma un vero e proprio punto critico in termini di qualità, sicurezza alimentare e impatto ambientale. Intervenire in modo efficace su questa fase significa non solo ridurre gli sprechi, ma ottimizzare i flussi, garantire la tracciabilità e migliorare la sostenibilità complessiva della filiera.

Il progetto Disco: tra gemelli digitali e stress test ambientali

Il progetto Disco, sviluppato nell’ambito dello Spoke 02 di OnFoods e coordinato dall’Università di Bologna, introduce un approccio scientifico e data-driven per affrontare il problema alla radice. Al centro del progetto vi è un framework basato su gemelli digitali e fisici, in grado di simulare i principali fattori di stress che colpiscono i prodotti deperibili lungo il percorso logistico: temperatura, umidità e vibrazioni. Grazie a una piattaforma meccatronica integrata, capace di replicare queste sollecitazioni in ambiente controllato, i ricercatori possono valutare in tempo reale l’impatto sulle caratteristiche organolettiche e chimico-fisiche degli alimenti. Il sistema, che sarà operativo entro ottobre, permette una riproduzione fedele delle condizioni reali a cui è sottoposta l’unità di carico nella sua interezza – dall’imballo primario a quello secondario.

Il ruolo del packaging: efficienza, qualità e sostenibilità

Uno degli aspetti più rilevanti emersi è la centralità del packaging nella tenuta della qualità del prodotto e nella riduzione dei rifiuti. Test condotti con il simulatore dimostrano che le cassette riutilizzabili in plastica (RPC) assicurano maggiore stabilità all’unità di carico e riducono l’incidenza dei danni. Non solo: il packaging rappresenta circa il 45% delle emissioni totali nella filiera agroalimentare. Scegliere materiali riutilizzabili o compostabili, testati in condizioni estreme, consente di bilanciare meglio funzionalità e impatto ambientale. In questo contesto, la possibilità di validare in laboratorio le configurazioni più sostenibili si rivela cruciale per un cambiamento sistemico.

Verso una logistica agroalimentare consapevole e intelligente

Il valore aggiunto di Disco non sta solo nella diagnosi degli stress logistici, ma nella possibilità concreta di proporre soluzioni misurabili e replicabili. L’obiettivo è costruire una logistica capace di prevenire lo spreco, migliorare la sicurezza alimentare e fornire strumenti operativi agli attori della supply chain. Tecnologie avanzate, come simulatori climatici e gemelli digitali, aprono la strada a una nuova era della logistica agroalimentare, dove ogni scelta può essere ottimizzata sulla base di dati scientifici, sperimentazioni realistiche e obiettivi ambientali concreti.

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