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Supply chain cinese: il modello BYD sfida l’Europa
Ottimizzazione produttiva, brevetti e sostenibilità: la strategia BYD per guidare il futuro della mobilità


Outsourcing

Supply chain cinese: il modello BYD sfida l’Europa

3 Luglio 2025

Quando si parla di efficienza nella catena logistica e produttiva, la Cina rappresenta ormai un benchmark globale, e BYD – colosso high-tech fondato nel 1995 – ne è uno degli esempi più emblematici. Secondo Alessandro Grosso, country manager di BYD Italia, intervenuto all’evento romano “Muoviamo il futuro”, la logistica cinese è arrivata a una perfezione operativa tale da garantire un prodotto competitivo, tecnologicamente avanzato e dai costi contenuti. Una combinazione che consente a BYD di crescere rapidamente anche nei mercati europei.

Questa ottimizzazione capillare della filiera è il risultato di investimenti strutturati e di una cultura aziendale orientata alla lean production, che si estende a monte e a valle del processo produttivo. In un contesto in cui la logistica rappresenta sempre più un asset strategico, la capacità di BYD di controllare qualità, tempi e costi su scala globale diventa un case study rilevante per chi opera nella supply chain internazionale.

Il salto di qualità in Europa: numeri e strategie

Dal 1º ottobre 2024, BYD ha accelerato la sua espansione nel continente europeo, raggiungendo quote superiori all’1% in Italia e Spagna, oltre il 2% nel Regno Unito, con oltre 3.000 ordini in Italia e Spagna, 4.000 in Germania e 5.000 in UK. Un risultato che non è frutto del caso, ma di una strategia integrata che coniuga innovazione tecnologica, affidabilità della rete distributiva e forza organizzativa.

Elemento centrale di questo piano è la costruzione di un ecosistema basato sulla sostenibilità, che unisce mobilità elettrica, energia rinnovabile e tecnologie per lo stoccaggio energetico. Con 59.000 brevetti registrati, BYD non si limita a produrre veicoli, ma offre una piattaforma integrata per la decarbonizzazione dei trasporti.

Questo approccio ha permesso alla tech company di posizionarsi in modo distintivo anche nei confronti dei costruttori occidentali, spesso ancora vincolati a catene logistiche complesse e frammentate.

Mobilità sostenibile e visione globale

Nel cuore della visione strategica di BYD c’è una dichiarazione d’intenti chiara: ridurre di un grado la temperatura terrestre. Non si tratta di semplice greenwashing, ma di un piano coerente che coinvolge l’intero ciclo di vita del prodotto. Dalla produzione in stabilimenti a basso impatto ambientale, fino all’adozione di modelli di distribuzione più sostenibili, l’intera organizzazione è orientata all’innovazione responsabile.

BYD non si limita a rispondere alla domanda di mercato, ma anticipa le esigenze di una mobilità nuova, in cui efficienza logistica, contenimento dei costi e impatto ambientale si intrecciano. È in questo equilibrio che risiede la forza del modello cinese: nella capacità di mettere la logistica al centro della strategia aziendale, trasformandola da funzione operativa a leva di posizionamento competitivo.

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